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Corona trionfale

L'imperatore Teodosio I offre una corona d'alloro al vincitore di una gara circense (obelisco di Teodosio nell'Ippodromo di Costantinopoli).

La corona d'alloro (in latino laurea insignis), che nella mitologia greco-romana simboleggiava la sapienza e la gloria, cingeva la fronte dei vincitori di celebrazione atletiche (come i Giochi pitici o Delfici) ed era simbolo distintivo dei massimo dotti e poeti, detti "laureati" al cingere della stessa.

L’Alloro era considerato una pianta sacra nella cultura classica: era associato in particolare al dio Apollo, dio del sole e della sapienza, della musica, della poesia, della scultura e della pittura. La predilezione di Apollo per il lauro è sublimata nelle diverse versioni del mito di Apollo e Dafne, che è raffigurato nella celebre scultura di Bernini. La caratteristica della pianta, che è sempreverde, la rende un perfetto simbolo di immortalità ed estende il suo valore a gloria immortale. La corona di alloro, in latino corona laurea, essendo quindi simbolo di sapienza, sta evidentemente alla base dell'etimologia del termine laurea.

La corona trionfale (in latino corona triumphalis) era una corona d'oro a forma di corona d'alloro attribuita come onorificenza della Repubblica al generale trionfante e in epoca imperiale cinta dall'imperatore romano.[1]

  1. ^ Roman Crowns and Wreaths, su roman-colosseum.info. URL consultato il 7 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2012).

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