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Coscienza (psichiatria)

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La coscienza è, in campo psichiatrico, una funzione psichica che comprende un elemento riflessivo, che è la consapevolezza del proprio essere e della propria realtà psichica, e uno integrativo, per cui le varie realtà psichiche (desideri, pensieri, idee, sentimenti, ecc.), di cui l'individuo è conscio in un dato momento, sono vissuti e avvertiti come un tutto organico alla base dell'unità dell'individuo stesso, separate dal mondo esterno e che si evolvono nel tempo. La coscienza è uno stato di vigilanza, la capacità di percepire gli stimoli sensoriali e di portare avanti e controllare i processi del pensiero[1][2].

In psicologia, è lo stato o l'atto di essere consci. In ambito etico, con la parola coscienza intende la capacità di distinguere il bene e il male, per comportarsi di conseguenza[2].

  1. ^ Coscienza in psichiatria, su Skuola.net - Portale per Studenti: Materiali, Appunti e Notizie. URL consultato il 19 giugno 2024.
  2. ^ a b B. Forti e E. Aguglia, Coscienza e psicopatologia, in Official Journal of the Italian Society of Psychopathology, 14 settembre 2000. URL consultato il 19 giugno 2024.

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