La coscienza è, in campo psichiatrico, una funzione psichica che comprende un elemento riflessivo, che è la consapevolezza del proprio essere e della propria realtà psichica, e uno integrativo, per cui le varie realtà psichiche (desideri, pensieri, idee, sentimenti, ecc.), di cui l'individuo è conscio in un dato momento, sono vissuti e avvertiti come un tutto organico alla base dell'unità dell'individuo stesso, separate dal mondo esterno e che si evolvono nel tempo. La coscienza è uno stato di vigilanza, la capacità di percepire gli stimoli sensoriali e di portare avanti e controllare i processi del pensiero[1][2].
In psicologia, è lo stato o l'atto di essere consci. In ambito etico, con la parola coscienza intende la capacità di distinguere il bene e il male, per comportarsi di conseguenza[2].