La costituzione ottomana del 1876 (turco ottomano: قانون اساسى; turco: Kanûn-ı Esâsî; inglese: "diritto di base"; francese: costituzione ottomane) fu la prima e unica costituzione dell'Impero ottomano. Scritta da membri dei Giovani ottomani, in particolare Midhat Pasha, durante il regno del sultano Abdul Hamid II (1876-1909), la costituzione rimase in vigore una prima volta per solo due anni, dal 1876 al 1878, un periodo noto come prima era costituzionale. Dopo la rivoluzione dei Giovani Turchi del 1908, fu rimessa in vigore ed emendata per trasferire più potere dal sultano e dal Senato (nominato) alla Camera dei deputati (eletta): ciò avviò il periodo chiamato Seconda era costituzionale, che durò fino alla dissoluzione dell'impero stesso nel 1922.
Nel corso dei loro studi in Europa, alcuni membri della nuova élite ottomana conclusero che il segreto del successo dell'Europa risiedeva non solo nelle sue conquiste tecniche, ma anche nelle sue organizzazioni politiche. Inoltre, lo stesso processo di riforma aveva infuso in un piccolo segmento dell'élite la convinzione che il governo costituzionale sarebbe stato un auspicabile freno all'autocrazia e le avrebbe fornito una migliore opportunità di influenzare la politica. Il governo caotico del sultano Abdülaziz portò alla sua deposizione nel 1876 e, dopo alcuni mesi travagliati, alla proclamazione di una costituzione ottomana che il nuovo sultano, Abdul Hamid II, si impegnò a sostenere.