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Crociata

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Crociata (disambigua).
Una battaglia della seconda crociata; illustrazione tratta da Histoire d'Outremer di Guglielmo di Tiro
Arrivo dei crociati a Costantinopoli

Il termine crociata è attribuito primariamente alla serie di guerre promosse dalla Chiesa di Roma, combattute tra l'XI e il XIII secolo.

Le più note sono le campagne avvenute nel Vicino Oriente, volte a riconquistare la Terra santa dal dominio islamico, principalmente sul terreno dell'Anatolia e del Levante nel Mediterraneo orientale, ma anche in Egitto e in Tunisia[1]. Tuttavia gli storici utilizzano il termine "crociata" anche per altre campagne volute dalla Chiesa di Roma per una serie di motivi diversi, tra cui sopprimere il paganesimo e i movimenti eretici, risolvere i conflitti tra gruppi cristiani rivali o per ottenere vantaggi politici e territoriali.

La prima crociata (1096-1099) venne proclamata nel 1095 da Papa Urbano II nel corso di un sermone durante il Concilio di Clermont. In esso il Papa invocava un aiuto militare all'impero bizantino e al suo imperatore Alessio I Comneno, che necessitavano di rinforzi per fronteggiare i turchi intenti a occupare l'Anatolia dopo la vittoria di Alp Arslan sull'Imperatore bizantino Romano IV Diogene a Manzicerta. Lo scopo di Urbano era quello di garantire ai pellegrini il libero accesso alla Terrasanta, dal VII secolo sotto il controllo musulmano. Gli studiosi non concordano pienamente su ciò: l'intenzione di Urbano potrebbe essere stata anche quella di condurre a riunificare la Chiesa orientale e quella occidentale della cristianità, divise dopo il grande Scisma del 1054 e di affermarsi come capo della Chiesa riunificata. Il successo iniziale della Crociata permise di istituire i primi quattro Stati crociati: la Contea di Edessa, il Principato di Antiochia, il Regno di Gerusalemme e la Contea di Tripoli.

L'entusiastica risposta alla predicazione di Urbano da parte di tutte le classi nell'Europa occidentale creò un precedente per altre crociate. I volontari divennero crociati facendo voto pubblico e ricevendo indulgenza plenaria. Alcuni speravano in un'ascensione di massa in cielo a Gerusalemme o nel perdono di Dio per tutti i loro peccati. Altri hanno partecipato per soddisfare i propri obblighi feudali, al fine di ottenere gloria e onore o cercare guadagni economici e politici.

Successivamente alla prima crociata ve ne furono diverse altre, più o meno rilevanti e numerose, tuttavia tali sforzi durati quasi due secoli per riconquistare la Terrasanta si conclusero con un fallimento. Diversamente, altre crociate non dirette verso il Vicino Oriente portarono risultati che si consolidarono nel tempo. Ad esempio, la crociata dei Venedi portò, verso la fine del XII secolo, sotto il controllo cattolico tutta la zona del Baltico nord-orientale. All'inizio del XIII secolo l'Ordine Teutonico dette vita a uno stato crociato in Prussia, mentre la monarchia francese usò la crociata contro gli Albigesi per estendere il regno fino al Mar Mediterraneo. L'ascesa dell'Impero ottomano alla fine del XIV secolo comportò una risposta militare cattolica che però si tradusse in ulteriori sconfitte a Nicopoli nel 1396 e a Varna nel 1444.

Tra gli storici convivono diverse opinioni riguardo ai crociati. Alcuni sottolineano la loro condotta incongrua con gli scopi dichiarati, come testimoniano le non infrequenti scomuniche comminate dal Papa e per i saccheggi e violenze spesso intraprese; altri invece rilevano il forte spirito religioso che animava comunque questi combattenti. In ogni caso le crociate ebbero un profondo impatto sulla civiltà occidentale.

Le città-stato italiane ottennero considerevoli concessioni in cambio dell'assistenza ai crociati e le colonie che stabilirono in oriente furono fondamentali per lo sviluppo del commercio permettendo a città come Genova e Venezia di prosperare. Inoltre consolidarono l'identità collettiva della Chiesa latina sotto la guida papale e costituirono una fonte di racconti di eroismo, cavalleria e pietà che galvanizzavano il romanticismo, la filosofia e la letteratura.

Il termine "crociata" assume in termini figurativi il concetto di una battaglia, soprattutto ideologica e di moralità, contro un uso e un'abitudine considerati un male.[2] Il concetto ha anche una valenza positiva quando si rivolge contro delle situazioni sociali ritenute pericolose, ad esempio "la crociata contro l'analfabetismo".

  1. ^ "Crociate" nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 7 maggio 2017.
  2. ^ crociata¹ - Treccani, su Treccani. URL consultato il 15 gennaio 2024.

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