I diritti umani negli Stati Uniti d'America trovano tutela nella Costituzione degli Stati Uniti, nel paragrafo riguardante la "Carta dei Diritti", ma sono spesso sono sotto osservazione critica da parte di organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch.[1]
Buona parte di libertà e diritti fondamentali, ad esempio diritti civili come quello di manifestare il pensiero, la libertà religiosa e i diritti economici sulla libertà d'impresa sono tra i più ampi del mondo, mentre vi sono diverse mancanze riguardo a diritti sociali di vario tipo, e alcune limitazioni alle libertà civili introdotte dopo l'11 settembre 2001, introdotti con l'USA PATRIOT Act e il Military Commissions Act of 2006.
Nel I emendamento, parte della Carta dei Diritti, si stabilisce che
«il Congresso non potrà porre in essere leggi per il riconoscimento ufficiale di una religione o per proibirne il libero culto, o per limitare la libertà di parola o di stampa o il diritto dei cittadini di riunirsi in forma pacifica e d'inoltrare petizioni al governo per la riparazione di ingiustizie.»
Il V e il VI emendamento garantiscono il diritto ad un giusto processo e il diritto alla difesa. Il XV emendamento garantisce il diritto di voto senza discriminazioni. L'VIII emendamento proibisce le punizioni crudeli o inusuali:
«Excessive bail shall not be required, nor excessive fines imposed, nor cruel and unusual punishments inflicted.»
«Non si dovranno esigere cauzioni eccessivamente onerose, né imporre ammende altrettanto onerose, né infliggere pene crudeli e inconsuete.»
Tuttavia è in vigore la pena di morte, a livello federale, militare e in 38 Stati (sebbene solo una minoranza di essi esegua numerose condanne). Non vi sono garanzie riguardanti il diritto al lavoro, alla salute, all'istruzione, anche se ci sono dei programmi pubblici (scuola pubblica, Medicare, Medicaid, Obamacare).
Il governo statunitense è stato frequentemente accusato di violare i diritti umani con atti come tortura[2] sia su suolo nazionale che all'estero, estradizioni illegali[3], omicidi mirati contro personalità straniere e atti di terrorismo contro Paesi esteri[4], carcerazioni senza processo (violazione del diritto di habeas corpus)[5], imperialismo, crimini di guerra, giusto processo, condizioni di detenzione, brutalità poliziesca, pregiudizio razziale, neocolonialismo, trattamenti inumani e degradanti e supporto a dittature estere[6]. Gli Stati Uniti sono firmatari della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e la principale organizzazione per i diritti umani e i diritti civili interna agli USA è l'American Civil Liberties Union. Tuttavia non hanno riconosciuto la giurisdizione della Corte penale internazionale.