Disastro ambientale di Bento Rodrigues disastro ambientale | |
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Tipo | crollo della diga |
Data | 5 novembre 2015 15:30 – 18:30 |
Luogo | Mariana, Minas Gerais |
Stato | Brasile |
Coordinate | 20°13′56.68″S 43°25′06.23″W |
Conseguenze | |
Morti | 13 |
Feriti | 50 |
Dispersi | 19 |
Sfollati | 600 |
Danni | 200 case distrutte, danni ambientali incalcolabili |
Il disastro ambientale di Bento Rodrigues è una catastrofe avvenuta nel pomeriggio del 5 novembre 2015 a seguito del cedimento di un bacino di decantazione di una miniera di ferro presso il villaggio di Bento Rodrigues, nello stato brasiliano del Minas Gerais[1]. L'evento è considerato il più grande disastro ambientale nella storia del Brasile[2].
Il bacino, costruito per ospitare i fanghi derivanti dall'estrazione degli ossidi di ferro dalle grandi miniere nella regione, era conosciuto col nome di Fundão ed era gestita dalla Samarco Mineração SA, una joint venture tra i colossi Vale SA e BHP Billiton. Le prime notizie avevano riportato anche il crollo di un'altra diga, conosciuta come Santarém, ma successivamente l'allarme è rientrato in quanto il fango della Fundão ha scavalcato il bacino della Santarém. I fanghi dell'estrazione degli ossidi di ferro sono arrivati al Rio Doce, il cui bacino idrografico copre 230 comuni del Minas Gerais, e nell'Espírito Santo, dove l'acqua del fiume era la fonte di approvvigionamento idrico per la popolazione. Infine, dopo due settimane dal crollo, il 22 novembre[3] i fanghi tossici hanno raggiunto l'oceano Atlantico[4]. Gli ambientalisti ritengono che l'inquinamento potrà essere smaltito dall'ambiente marino nel corso di circa 100 anni.