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Domesday Book

Domesday Book, da Historic Byways and Highways of Old England (1900) ed. Andrew Williams.

Domesday Book ([ˈduːmzdeɪ])[1][2] è il nome del manoscritto che raccoglie i risultati di un grande censimento completato nel 1086, riguardante la maggior parte dell'Inghilterra e parte del Galles. L'indagine si svolse per ordine di Guglielmo il Conquistatore: «Trascorrendo il periodo di Natale del 1085 a Gloucester, Guglielmo si immerse in profonde conversazioni coi suoi consiglieri, e inviò [quindi] uomini in tutta l'Inghilterra in ogni contea, per stabilire quanto e che cosa possedesse ogni proprietario terriero in terra e bestiame, e quale ne fosse il valore» (Cronaca anglosassone).

Uno dei principali scopi dell'indagine era quantificare i beni di ogni proprietario e le tasse su tali beni riscosse ai tempi di Edoardo il Confessore (1002-1066); le valutazioni e le stime dei compilatori del libro erano considerate legge e perciò inappellabili: Richard FitzNigel, scrivendo intorno al 1179, affermava[3] che il libro era noto agli inglesi come Doomsday, ossia "[libro] del Giorno del Giudizio":

«[...] come la sentenza rigorosa e terribile di quell'ultimo processo non si può evitare con tutti gli ingegnosi sotterfugi, così le decisioni riportate in questo libro non si possono cassare o ignorare impunemente. Ecco perché lo abbiamo chiamato il libro del Giudizio, perché le sue decisioni, come quelle del Giudizio universale, sono inalterabili.»

La lingua usata è una commistione di latino e volgare, con l'inserzione di termini anglosassoni che non possedevano un equivalente in latino, e il testo comporta, per ragioni pratiche, frequenti abbreviazioni.[4]

Un'indagine del genere, in quanto a finalità ed estensione, non fu mai più tentata nelle isole britanniche sino al 1873, con il Return of Owners of Land in England and Wales che rappresentò in modo completo la proprietà fondiaria[5], da qualcuno di conseguenza definito "Domesday moderno".[6]

Il manoscritto è conservato agli Archivi nazionali britannici, nel distretto londinese di Kew. Nell'agosto 2006 una versione limitata del Domesday Book fu disponibile online sul sito web degli Archivi nazionali; la consultazione era a pagamento. Nel 2011 il progetto "Open Domesday"[7] rese per la prima volta liberamente consultabile l'intero manoscritto.[8]

Il Domesday Book è una fonte primaria di enorme importanza per le informazioni che ci trasmette riguardo alla storia politica, economica, ecclesiastica e sociale dell'Inghilterra dell'epoca.

  1. ^ Domesday Book, su Merriam-Webster Online.
  2. ^ Domesday Book, su dictionary.reference.com, Dictionary.com.
  3. ^ ed. C. Johnson, Dialogus de Scaccario, the Course of the Exchequer , and Constitutio Domus Regis, the King's Household, 64. Londra, 1950.
  4. ^ Una delle abbreviazioni più comuni era TRE, per l'espressione latina Tempore Regis Eduardi, «al tempo di re Edoardo [il Confessore]», ad indicare il periodo immediatamente precedente la conquista normanna dell'Inghilterra.
  5. ^ Return of Owners of Land, 1873, Wales, Scotland, Ireland, su cefnpennar.com. URL consultato il 15 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  6. ^ Hoskins, W.G., A New Survey of England, Devon, Londra, 1954, p. 87
  7. ^ Open Domesday
  8. ^ Rory Cellan-Jones, Domesday Reloaded project: The 1086 version, su bbc.co.uk, BBC News, 13 maggio 2011.

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