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Elezioni generali in Irlanda del 2024

Elezioni generali in Irlanda del 2024
StatoIrlanda (bandiera) Irlanda
Data29 novembre
LegislaturaXXXIV
AssembleaDáil Éireann
Affluenza60,12% (Diminuzione 2,59%)
Micheál Martin TD (cropped).jpg
Mary Lou McDonald, Feb 2024 01 (cropped).jpg
Simon Harris at the Special European Council - 2024 (cropped).jpg
Leader Micheál Martin Mary Lou McDonald Simon Harris
Liste Fianna Fáil Sinn Féin Fine Gael
Voti 481.417
21,86%
418.627
19,01%
458.134
20,80%
Seggi
48 / 174
39 / 174
38 / 174
Distribuzione del voto per circoscrizione elettorale
Taoiseach
Micheál Martin (Governo Martin II - 2025-)

Le elezioni generali in Irlanda del 2024 si sono tenute il 29 novembre per il rinnovo del Dáil Éireann, la camera bassa dell'Oireachtas, il parlamento del paese.[1]

Esse sono state indette in anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura, prevista per i primi mesi del 2025, su volere preannunciato dello stesso Taoiseach uscente Simon Harris (poi realizzato concretamente, dopo l’approvazione della legge di bilancio, l’8 novembre), per motivazioni di tipo puramente politico, essendo emerso dai sondaggi un contesto favorevole nei confronti della coalizione di governo.[2][3]

Le elezioni hanno visto la riconferma, in parte inaspettata dai sondaggi[4][5], del partito Fianna Fáil (FF), centrista, che, avendo ottenuto ben 48 seggi, ha visto la sua definitiva conferma a partito più grande in assemblea, dopo un pareggio nella precedente tornata, ed una crescita apprezzabile se rapportata alle altre due principali forze politiche, il partito di sinistra Sinn Féin (SF), giunto secondo con 39 seggi, ed il partito di centro-destra Fine Gael (FG), giunto terzo nonostante le premesse della tornata elettorale, con 38 seggi. In generale, in un contesto di essenziale riconferma dello scenario precedente (permesso anche dall’ampliamento del numero di seggi a disposizione, che ha mitigato eventuali perdite), le forze precedentemente al governo — ad eccezione dei Verdi (GP), disastrosamente ridottisi ad un solo seggio a causa di un forte calo di consensi — hanno mancato di pochissimo la maggioranza assoluta, ma, almeno prima facie, senza che ciò potesse causare delle apparenti complicazioni politiche, visto il ventaglio di opzioni viabili ed il ridotto divario da colmare[6]. Parimenti, dall’altro lato dell’arco parlamentare, eventi altresì rilevanti della tornata sono stati la crescita di alcune formazioni politiche di varia ideologia, tra cui, in primis, Socialdemocratici (SD) e Laburisti (LAB), divenuti con 11 seggi ciascuno (ed in parte a discapito di People Before Profit/Solidarity (PBP/S), sceso a 3 seggi), vere e proprie formazioni di rilievo e potenziali aghi della bilancia per un futuro esecutivo, ma anche di altre formazioni minori come Irlanda Indipendente (II), di nuova formazione e giunto a 4 seggi ed Aontú (A), giunto a 2 seggi.[7]


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