Emergenza di Aden parte della decolonizzazione e della guerra fredda | |
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Truppe britanniche pattugliano le strade di Aden nel 1967 | |
Data | Dicembre 1963 - novembre 1967 |
Luogo | Yemen meridionale |
Esito | Vittoria dei movimenti indipendentisti |
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Con Emergenza di Aden (in lingua inglese Aden Emergency) si indica il conflitto di guerriglia che interessò la parte meridionale dell'attuale Yemen tra il dicembre 1963 e il novembre 1967.
Possedimento del Regno Unito fin dalla metà del XIX secolo, lo Yemen meridionale era suddiviso nelle due entità della Colonia di Aden e del Protettorato di Aden, riuniti poi nei primi anni 1960 nell'entità della Federazione dell'Arabia Meridionale. La decisione britannica di dotare la Federazione di un pieno autogoverno entro il 1968 portò allo scoppio di un conflitto armato con le fazioni più radicalmente indipendentiste, rappresentate dal Fronte di Liberazione Nazionale o NLF (marxista e appoggiato dall'Unione Sovietica) e dal Fronte per la Liberazione dello Yemen del Sud Occupato o FLOSY (mosso dagli ideali del nasserismo e sostenuto dall'Egitto); oltre che prendere le armi contro i britannici, i due movimenti si affrontarono anche tra di loro per decidere chi avrebbe governato il nuovo Stato.
Il conflitto alternò operazioni di guerriglia nelle zone montuose dell'entroterra a sommosse, scontri di piazza e attentati terroristici nelle strade di Aden; nonostante lo spiegamento di molte migliaia di uomini e l'adozione di tattiche di controinsorgenza, le forze britanniche ebbero forti difficoltà a controllare la situazione a causa dello scarso sostegno popolare e dell'inaffidabilità delle forze militari e di polizia locali. Accettando l'inevitabile, il governo del primo ministro Harold Wilson ordinò quindi un ripiegamento delle forze britanniche da Aden, conclusosi nel novembre 1967; il NLF prese quindi il potere e proclamò l'istituzione della Repubblica Democratica Popolare dello Yemen.