Emerico d'Ungheria (o Amerigo) | |
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Emerico d’Ungheria in una miniatura tratta dalla Chronica Picta | |
Re d'Ungheria e Croazia | |
In carica | 23 aprile 1196 – 30 novembre 1204 |
Incoronazione | 16 maggio 1182 e 1194 |
Predecessore | Béla III |
Successore | Ladislao III |
Altri titoli | Re di Serbia |
Nascita | Albareale, 1174 |
Morte | Strigonio, 30 novembre 1204 |
Luogo di sepoltura | Eger |
Casa reale | Arpadi |
Padre | Béla III d'Ungheria |
Madre | Agnese d'Antiochia |
Consorte | Costanza d'Aragona |
Figli | Ladislao III |
Religione | Cattolicesimo |
Emerico d'Ungheria (in ungherese Imre; in croato Emerik; in slovacco Imrich) (Albareale, 1174 – Strigonio, 30 novembre 1204) fu re d'Ungheria dal 1196 alla morte.
Incoronato mentre il padre era ancora in vita, alla morte del genitore dovette battersi con il fratello Andrea, che costrinse Emerico a concedergli il dominio su Croazia e Dalmazia a titolo di appannaggio. Emerico intervenne anche nelle lotte interne dei paesi vicini ed assistette il legato papale nella propria missione presso i bogomili della Bosnia, considerati una setta eretica. Nel 1204, mentre era al potere, il doge Enrico Dandolo persuase i partecipanti alla quarta crociata a conquistare Zara, posseduta proprio dai magiari. Al contempo, Emerico non si rivelò in grado di impedire l'ascesa della Bulgaria lungo le frontiere meridionali del suo regno.
Fu il primo monarca ungherese a utilizzare lo stemma degli Arpadi come stemma personale e ad adottare il titolo di re di Serbia. Prima di morire, Emerico fece incoronare re il figlio di quattro anni, Ladislao III.