Encelado (Saturno II) | |
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Satellite di | Saturno |
Scoperta | 28 agosto 1789 |
Scopritore | William Herschel |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 238 020 km |
Periodo orbitale | 32 h 53 min 07 s |
Inclinazione rispetto all'equat. di Saturno | 0,02° |
Eccentricità | 0,0045 |
Dati fisici | |
Diametro medio | 498,8 km |
Volume | 67 113 076 km³ e 1,370218 d |
Massa | 8,6 × 1019 kg
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Densità media | 1,3 g/cm3 |
Acceleraz. di gravità in superficie | 0,079 m/s2 |
Periodo di rotazione | 32 h 53 min 07 s Rotazione sincrona |
Inclinazione assiale | 0° |
Temperatura superficiale |
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Albedo | 0,99 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 11,8 |
Encelado (pronuncia /enˈʧɛlado/[1]; in greco Ἐγκέλαδος) è un satellite naturale di Saturno, scoperto il 28 agosto 1789 da William Herschel. È il sesto satellite naturale di Saturno in ordine di grandezza.[2]
Fino al passaggio delle due sonde Voyager, all'inizio degli anni 1980, le caratteristiche di questo corpo celeste erano poco conosciute, a parte l'identificazione di ghiaccio d'acqua sulla superficie. Le sonde hanno mostrato che questo satellite ha un diametro di soli 500 km e riflette quasi il 100% della luce solare. La Voyager 1 ha permesso di scoprire che Encelado orbita nella regione più densa dell'anello E di Saturno mentre Voyager 2 ha rivelato che, nonostante le sue piccole dimensioni, il satellite presenta regioni che variano da superfici antiche con molti crateri da impatto a zone recenti datate circa 100 milioni di anni.
Nel 2005, grazie a diversi voli ravvicinati della sonda Cassini, sono stati rivelati dettagli della superficie che hanno risposto a molte delle domande aperte dalle sonde Voyager e ne hanno poste di nuove. In particolare la sonda ha scoperto un pennacchio ricco d'acqua che si erge nella regione polare sud. Questa scoperta, assieme alla presenza di fuoriuscite di calore interno e di pochi crateri da impatto nel polo sud, indica che Encelado è attualmente geologicamente attivo. Le lune nei sistemi dei giganti gassosi sono spesso intrappolate in risonanze orbitali che comportano delle librazioni forzate o a eccentricità orbitali; la vicinanza con il pianeta padre può indurre inoltre il riscaldamento del satellite generato dalle forze mareali.
Encelado è uno dei tre corpi celesti del sistema solare esterno (assieme alla luna Io di Giove e la luna Tritone di Nettuno) dove sono state osservate delle eruzioni attive. Le analisi dei gas emessi suggeriscono che siano stati generati da acqua liquida situata sotto la superficie. Una parte del vapore acqueo che fuoriesce dai pennacchi ricade sotto forma di "neve", mentre il resto fornisce il materiale che costituisce l'anello E di Saturno. Assieme alle analisi chimiche del pennacchio, queste scoperte hanno alimentato le ipotesi che Encelado sia un importante soggetto di studio nel campo dell'esobiologia[3].