Ente partecipazioni e Finanziamento Industrie Manifatturiere | |
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Sigla | EFIM |
Stato | Italia |
Tipo | Ente pubblico |
Istituito | 1962 |
da | Governo Fanfani III |
Predecessore | FIM |
Soppresso | 1992 |
da | Governo Amato I |
Sede | Roma |
Indirizzo | Viale XXIV Maggio, 43 |
L'Ente partecipazioni e finanziamento industrie manifatturiere (acronimo EFIM) è stata una finanziaria del sistema delle partecipazioni statali in Italia.
Nato nel 1962 come Ente autonomo di gestione per le partecipazioni del Fondo di finanziamento dell'industria meccanica (FIM), cambiò nome nel 1967. In ordine di grandezza, l'EFIM fu la terza finanziaria di proprietà dello Stato italiano, dopo l'IRI e l'ENI, collocata nel sistema delle "partecipazioni statali". Istituito nel 1962 per gestire le partecipazioni del FIM, l'EFIM diventò ben presto un ente polisettoriale attivo soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. La situazione finanziaria dell'EFIM fu sempre precaria, a causa di un indebitamento finanziario che, negli anni ottanta, era superiore al fatturato. A causa dei suoi investimenti diversificati senza una coerenza apparente e alla sua politica di acquisizioni di aziende considerate poco appetibili dai privati o agli altri enti statali, l'EFIM si guadagnò la fama di "ente spazzatura"[1][2]. L'EFIM fu messo in liquidazione nel 1992, quando i suoi debiti ammontavano a circa 18.000 miliardi di lire[3].