Eonaviego | |
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Parlato in | Spagna |
Regioni | Asturie |
Locutori | |
Totale | 45.000 ca |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue italiche Lingue romanze Lingue italo-occidentali Lingue romanze occidentali Lingue gallo-iberiche Lingue ibero-romanze Lingue iberiche occidentali Lingua galiziano-portoghese |
Statuto ufficiale | |
Regolato da | Secretaria Llingüística del Navia-Eo |
Distribuzione geografica dell'Eonaviego | |
L'eonaviego o gallego-asturiano o gallego delle Asturie (o semplicemente fala nella lingua originale) è una lingua di transizione tra l'asturiano ed il galiziano.
Il dominio linguistico di questa parlata si estende nelle Asturie tra i fiumi Eo e Navia, sebbene parlate simili si possano riscontrare in aree situate oltre il Navia. Il territorio nel quale la lingua è diffusa prende perciò il nome di Tierras del Eo-Navia, da cui poi la lingua trae il nome (il territorio non coincide però completamente con la Comarca del Eo-Navia). La parlata è soprattutto diffusa nei comuni di Boal, Castropol, Coaña, Illano, El Franco, Grandas de Salime, Ibias, Pesoz, San Martín de Oscos, Santa Eulalia de Oscos, San Tirso de Abres, Tapia de Casariego, Taramundi, Vegadeo, Villanueva de Oscos, e parte di Navia, Villayón e Allande.
Nel 2007 l'Academia de la Llingua Asturiana ha accettato la definizione di Eonaviego per definire tale varietà della lingua galiziano-portoghese.
La lingua è stata spesso definita come galiziano-portoghese, con rilevanti influenze provenienti dalle lingue asturiano-leonesi, in particolare da studiosi quali Ramón Menéndez Pidal, Eugenio Coşeriu e Dámaso Alonso. Attualmente si sta evidenziando un conflitto politico-linguistico per determinare l'identità della lingua, fra coloro che intendono evidenziare la componente asturiana e coloro che intendono valorizzare il substrato galiziano.