Esercito degli emigrati | |
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Gli Emigrati a Quiberon nel 1795 | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1793 - 1815 |
Nazione | Regno di Francia e Navarra (de iure) "Vandea Militare" |
Tipo | Esercito |
Motto | Montjoye Saint-Denis! |
Colori | bianco, oro |
Battaglie/guerre | Guerre di Vandea, Guerre rivoluzionarie francesi |
Comandanti | |
Degni di nota | Luigi, conte di Provenza Carlo, conte d'Artois Luigi Giuseppe di Borbone-Condé Luigi VI Enrico di Borbone-Condé Luigi Antonio di Borbone-Condé, duca d'Enghien Carlo Ferdinando, conte di Berry Jules, I duca di Polignac |
Simboli | |
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L'Esercito di emigrati (in francese Armée des émigrés) fu quell'esercito controrivoluzionario nato in seguito alla rivoluzione francese, composto da nobili e dalle truppe monarchiche (soprattutto ma non solo ufficiali) che erano emigrate fuori dalla Francia per continuare a servire il re. Questi quadri reclutarono privatamente, spesso tra i disertori dell'esercito francese, i soldati per rimpolpare e costituire i reparti (in cui però fu possibile ritrovare, come nel XV secolo, diversi nobili combattere come soldati semplici).
L'esercito degli emigranti fu sostenuto e finanziato dalle potenze coalizzate contro la Francia rivoluzionaria, e da fondi recuperati dagli stessi principi, sia dai loro patrimoni che da quelli dei loro sostenitori in patria o altrove. Vi era però un'eterogenesi dei fini, con le potenze monarchiche interessate a contenere (più che a distruggere) la rivoluzione, magari modificando in loro favore i confini della Francia, e gli emigrati, che invece puntavano al ritorno del vecchio regime assolutistico, alla liberazione di Luigi XVI prima e, dopo la sua decapitazione (1793), di Luigi XVII (deceduto nel 1795), fedeli alla dinastia borbonica. In questo vi era un notevole punto di contatto con le quinte colonne nobiliari interne alla Francia, come quelle che combatterono la guerra di Vandea come l'esercito cattolico e reale, con lo scopo di ripristinare la monarchia assoluta, e con i guerriglieri chouan (contadini vandeani).
Seguendo un atteggiamento disfattista e aventiniano dell'antica aristocrazia, aveva adottato la coccarda bianca dell'ancien régime.