La storia dell'esperanto in Cina risale alla tarda dinastia Qing. La lingua, giunta dall'Europa a inizio Novecento, si diffuse facendosi apprezzare da molti per poi ritagliarsi un ruolo nei momenti storici cruciali del popolo cinese. Da allora il Paese continua ad ospitare una comunità di parlanti attiva e alcune tra le poche stazioni radio, pubblicazioni e musei in lingua attivi a livello mondiale;[1] cionnondimeno, l'esperanto rimane fortemente minoritario e sconosciuto alla maggioranza delle nuove generazioni cinesi.[1]