Our website is made possible by displaying online advertisements to our visitors.
Please consider supporting us by disabling your ad blocker.

Responsive image


Esperanto in Cina

Alcuni congressisti cinesi reggono uno striscione con la scritta «Saluton amikoj!» (lett. "Ciao amici!"). Settimo Congresso nazionale esperantista cinese, 2007.

La storia dell'esperanto in Cina risale alla tarda dinastia Qing. La lingua, giunta dall'Europa a inizio Novecento, si diffuse facendosi apprezzare da molti per poi ritagliarsi un ruolo nei momenti storici cruciali del popolo cinese. Da allora il Paese continua ad ospitare una comunità di parlanti attiva e alcune tra le poche stazioni radio, pubblicazioni e musei in lingua attivi a livello mondiale;[1] cionnondimeno, l'esperanto rimane fortemente minoritario e sconosciuto alla maggioranza delle nuove generazioni cinesi.[1]

  1. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore lp

Previous Page Next Page






Esperanto in China English

Responsive image

Responsive image