Con etica DIY (acronimo di Do It Yourself, equivalente dell'italiano fai da te) ci si riferisce ad un'etica anticonsumista dell'autosufficienza che prevede lo svolgimento di attività senza l'aiuto di un esperto pagato. L'etica del fai-da-te promuove l'idea che chiunque sia in grado di acquisire le conoscenze richieste per svolgere una certa varietà di compiti invece di affidarsi a dei tecnici. Il termine può riferirsi a una varietà di discipline, tra cui il miglioramento della casa, il primo soccorso, alcune attività politiche o i lavori creativi.
Piuttosto che sminuire o mostrare disdegno per coloro che si dedicano al lavoro manuale o ai mestieri qualificati, il fai-da-te sostiene l'individuo medio alla ricerca di tali conoscenze e competenze. Al centro dell'etica è l'empowerment degli individui e delle comunità, incoraggiando l'impiego di approcci alternativi di fronte a ostacoli burocratici o sociali per raggiungere i loro obiettivi.