Eufeme (Giove LX) | |
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Satellite di | Giove |
Scoperta | 5 febbraio 2003 |
Scopritori | Scott S. Sheppard et al. |
Classificazione | Gruppo di Ananke |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 20221000 km |
Periodo orbitale | -583,88 giorni (-1,5986 anni) |
Inclinazione sull'eclittica | 147,550° |
Inclinazione rispetto all'equat. di Giove | 112° |
Eccentricità | 0,1970 |
Longitudine del nodo ascendente | 292° |
Dati fisici | |
Dimensioni | ~2 km |
Massa | ~1,5×1013 kg
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Densità media | 2,6×103 kg/m³? |
Acceleraz. di gravità in superficie | ~0,00081 -m/s2 |
Albedo | 0,04 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 23,4 |
Eufeme è un piccolo satellite naturale di Giove scoperto nel 2003 da una squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii guidata da Scott Sheppard e composta da David Jewitt, Jan Kleyna, Yanga Fernández e Henry Hsieh.[1] La scoperta fu annunciata il 4 marzo 2003 assieme a quella di sei altri satelliti di Giove.[2] Designato alla scoperta come S/2003 J 3, nel 2017 ha ricevuto l'ordinale Giove LX[3].
Stanti i suoi parametri orbitali, Eufeme è considerato un membro del gruppo di Ananke, costituito dai satelliti naturali di Giove irregolari caratterizzati da un moto retrogrado attorno al pianeta, da semiassi maggiori compresi fra i 19,3 e i 22,7 milioni di chilometri e da inclinazioni orbitali prossime ai 150° rispetto all'eclittica.[4]
I dati orbitali specifici del satellite non sono ancora noti con precisione. Esso sembra e orbitare con moto retrogrado intorno a Giove in 561,518 giorni, ad una distanza media di 19,622 milioni di chilometri, con un'inclinazione di 146,363° rispetto all'eclittica e 146,377° rispetto all'equatore, e con un'eccentricità di 0,2507.
Eufeme sembra avere una dimensione di circa 2 km e una densità di 2,6×103 kg/m³. È presumibilmente composto di roccia silicea. Ha una bassa albedo di solo 0,04 (cioè riflette solo il 4% della radiazione incidente) e una magnitudine apparente pari a 23,4 che lo rende un oggetto molto poco luminoso.
Il satellite è dedicato all'omonima figura della mitologia greca, nutrice delle Muse.