Eugenio Montale | |
---|---|
Senatore a vita della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 13 giugno 1967 – 12 settembre 1981 |
Legislatura | IV, V, VI, VII, VIII |
Gruppo parlamentare | Misto (fino al 24 maggio 1972), Partito Liberale Italiano (dal 25 maggio 1972 al 4 luglio 1976), Misto (dal 5 luglio 1976 al 31 gennaio 1977), Repubblicano (dal 1º febbraio 1977 al 12 settembre 1981), |
Tipo nomina | Nomina presidenziale di Giuseppe Saragat |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Repubblicano Italiano |
Titolo di studio | 3 lauree ad honorem |
Professione | Giornalista, poeta e scrittore |
Firma |
Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, scrittore, traduttore, giornalista, critico musicale, critico letterario e pittore italiano.
Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta Ossi di seppia (1925) fissò i termini di una poetica del negativo in cui il "male di vivere" si esprime attraverso la corrosione dell'Io lirico tradizionale e del suo linguaggio. Questa poetica viene approfondita nelle Occasioni (1939), dove alla riflessione sul male di vivere subentra una poetica dell'oggetto: il poeta concentra la sua attenzione su oggetti e immagini nitide e ben definite che spesso provengono dal ricordo, tanto da presentarsi come rivelazioni momentanee destinate a svanire.
Dopo La bufera e altro (1956), raccolta delle poesie degli anni della guerra (Bufera) e di quelli immediatamente successivi, per un decennio si dedica alla critica musicale, teatrale e letteraria, accantonando la poesia. Nel 1963 muore la moglie e ciò dà avvio a una fase di ripresa, in cui il poeta affronta nuovi temi e sperimenta nuovi stili: Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973) e Quaderno di quattro anni (1977).
Nel 1967 è stato nominato senatore a vita e nel 1975 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura.