Fanale di Livorno | |
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Veduta del fanale dal traghetto | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Livorno |
Coordinate | 43°32′37.6″N 10°17′41.4″E |
Costruzione | 1303 |
Anno ultima ricostruzione | 1955 |
Altezza | 52 m |
Elevazione | 52 m s.l.m. |
Portata | 22 miglia nautiche |
Tipo ottica | Ottica rotante a 4 pannelli |
Elenco fari | 1896[1]
E1356[2] |
Visitabile | no |
Automatizzato | si |
Segnale | |
4 lampi bianchi, periodo 20s | |
«sta come torre ferma che non crolla
giammai la cima per soffiar di vento»
Il Fanale di Livorno,[4][5] o Fanale Maggiore o più semplicemente Fanale,[6] è il faro del porto di Livorno, ubicato all'imbocco sud dello scalo labronico. Sorto in epoca medioevale ad opera della Repubblica di Pisa, è per fondazione uno dei fari più antichi d'Italia, sebbene sia stato ricostruito fedelmente a seguito delle devastazioni causate dalla seconda guerra mondiale.
Per la sua bellezza il fanale è citato da Francesco Petrarca (che lo menziona nel suo Itinerario siriaco: «et fere contiguum Liburnum ubi praevalida turris est cuius in vertice flamma per noctes tuti littoris signum praebet»), da Goro di Stagio Dati, che definì la torre come una delle più belle del mondo, da Matteo Fortini, poeta minore del Quattrocento nel suo poemetto L'Universo, fino in tempi più recenti da Giovanni Marradi.[7]