^Sappiamo che ebbe almeno un altro figlio il cui nome però è ignoto
^È attestata anche la variante Feroaldo, poco diffusa; cfr. Amico Ricci, Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, Macerata, Alessandro Mancini, 1834, 1º vol., p. 9 (consultabile anche su Google libri).