Federico da Montefeltro | |
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Doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca (1465-1472 circa, Galleria degli Uffizi) | |
Duca di Urbino | |
In carica | agosto 1474 – 10 settembre 1482 |
Predecessore | titolo creato |
Successore | Guidobaldo da Montefeltro |
Conte di Urbino | |
In carica | 23 luglio 1444 – agosto 1474 |
Predecessore | Oddantonio da Montefeltro |
Successore | elevato a duca |
Altri titoli | Conte di Castel Durante, Mercatello, Montefeltro e Urbino Signore di Cagli, Cantiano, Frontone, Gubbio e Sassocorvaro |
Nascita | Gubbio, 7 giugno 1422 |
Morte | Ferrara, 10 settembre 1482 (60 anni) |
Luogo di sepoltura | Chiesa di San Bernardino |
Dinastia | Da Montefeltro Ubaldini |
Padre | Guidantonio da Montefeltro (in realtà Bernardino Ubaldini) |
Madre | Elisabetta degli Accomanducci (in realtà Aura da Montefeltro) |
Coniugi | Gentile Brancaleoni Battista Sforza |
Figli | vedi sezione |
Religione | Cattolicesimo |
Federico da Montefeltro | |
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Ritratto in armatura del duca Federico da Montefeltro | |
Nascita | Gubbio, 7 giugno 1422 |
Morte | Ferrara, 10 settembre 1482 |
Luogo di sepoltura | chiesa di San Bernardino |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Napoli Ducato di Milano Repubblica di Firenze Stato Pontificio |
Forza armata | Mercenari |
Anni di servizio | 1438 - 1482 |
Grado | Condottiero Capitano generale |
Guerre | Guerra di Ferrara e altre |
Battaglie |
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Altre cariche | Gonfaloniere della Chiesa |
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Federico da Montefeltro, definito dalla storiografia moderna come Federico III da Montefeltro (Gubbio, 7 giugno 1422 – Ferrara, 10 settembre 1482), è stato un condottiero e duca italiano, capitano di ventura e famoso signore rinascimentale.
Conte di Montefeltro, di Urbino e di Castel Durante, ebbe signoria su molti altri luoghi, arrivando ad assurgere al rango di duca di Urbino, dal 1474 alla morte.[1] Nel 1437 sposò in prime nozze Gentile Brancaleoni (1416-1457), figlia del signore di Mercatello e Sant'Angelo in Vado Bartolomeo Brancaleoni; in seconde nozze, nel 1460, Battista Sforza (1446-1472), figlia di Alessandro Sforza signore di Pesaro. Impiegò gli enormi guadagni derivati dalle condotte militari per mantenere una splendida corte, ma soprattutto per edificare il Palazzo Ducale d'Urbino e il Palazzo Ducale di Gubbio, per rafforzare le difese militari dello stato con la costruzione e la ristrutturazione delle rocche, e per allestire una delle più celebri biblioteche dell'epoca. Per questo è ricordato come uno dei principali mecenati del Rinascimento italiano. Amico intimo di Piero della Francesca, era definito "la luce dell'Italia"[2], che dipinse il dittico dei duchi di Urbino esposto alla Galleria degli Uffizi; in questo ritratto il volto di Federico assume la forma fisica dello stesso territorio e in definitiva ne celebra, in modo simbolico, la reciproca appartenenza[3]