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Fratelli della foresta

Fratelli della foresta
(ET) Metsavennad
(LV) Mežabrāļi
(LT) Miško broliai
Gruppo di partigiani estoni
Attiva1944 - 1956
NazioneUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica:
ContestoRioccupazione sovietica dei paesi baltici
IdeologiaAnticomunismo
AlleanzeSupporto ricevuto da MI6, CIA e SÄPO[1][2]
Componenti
Attività
Azioni principaliOperazioni di guerriglia e di sabotaggio

I Fratelli della foresta (in estone: metsavennad, in lettone mežabrāļi, in lituano miško broliai) furono dei gruppi di partigiani dell'Estonia, della Lettonia e della Lituania che compirono operazioni di sabotaggio e guerriglia contro il governo sovietico durante e dopo la seconda guerra mondiale.[3][4][5] Movimenti simili di resistenza anti-sovietica si riscontrarono in Polonia, Romania, Bulgaria e nell'Ucraina Occidentale.

L'Armata Rossa si insediò negli Stati baltici con l'Occupazione sovietica dei paesi baltici (1940) e, dopo un periodo di occupazione della Germania nazista[6][7][8], ancora nel 1944, per proseguire fino ai primissimi anni dell'ultimo decennio del secolo XX. La politica di repressione di Stalin contro gli estoni, lettoni e lituani si intensificò soprattutto nel secondo dopoguerra e più di 170 000 persone si rifugiarono nelle foreste, usandole come base operativa per il movimento armato di resistenza anti-sovietica. Gruppi armati di varie dimensioni e composizione, organizzati per operazioni di autodifesa e guerriglia, furono in grado di impegnare in scontri anche significativi le forze sovietiche tra il 1944 e il 1956.

  1. ^ (EN) Christopher Kelly e Stuart Laycock, All the Countries the Americans Have Ever Invaded: Making Friends and Influencing People?, Amberley Publishing Limited, 2015, p. 212, ISBN 978-14-45-65177-4.
  2. ^ (EN) Gordon Corera, The Art of Betrayal: Life and Death in the British Secret Service, Hachette UK, 2011, p. 33, ISBN 978-02-97-86101-0.
  3. ^ Kiaupa, p. 401.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore plakans155
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore laar24
  6. ^ Che, in alcuni casi, fu contrastata dalla resistenza baltica Mangulis, V. Latvia in the Wars of the 20th Century. CHAPTER IX, su historia.lv, 14 marzo 2012. URL consultato il 5 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).
  7. ^ (EN) David James Smith, Estonia: Independence and European Integration, Psychology Press, 2001, ISBN 978-0-415-26728-1. URL consultato il 5 agosto 2020.
  8. ^ (EN) Toomas Hiio et al., Estonia since 1944: Reports of the Estonian International Commission for the Investigation of Crimes Against Humanity, Commissione internazionale estone per i crimini contro l'umanità, 2009, pp. 377–378, ISBN 978-9949-18-300-5.

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