Governo provvisorio della Cecoslovacchia | |
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Motto: (CS) Pravda vítězí La verità vince | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Governo provvisorio della Cecoslovacchia |
Nome ufficiale | Prozatímní státní zřízení československé |
Lingue ufficiali | ceco |
Lingue parlate | ceco e slovacco |
Inno | Kde domov můj Nad Tatrou sa blýska |
Capitale | Praga |
Altre capitali | Parigi, poi Londra |
Politica | |
Forma di governo | repubblica federale democratica |
Capo di Stato | Edvard Beneš |
Capo di Governo | Jan Šrámek |
Nascita | ottobre 1939 con Edvard Beneš |
Causa | Occupazione tedesca della Cecoslovacchia |
Fine | 1945 con Edvard Beneš |
Causa | Fine della Seconda guerra mondiale |
Territorio e popolazione | |
Massima estensione | 140 800 km² nel 1938 |
Popolazione | 14 800 000 nel 1938 |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Seconda Repubblica cecoslovacca |
Succeduto da | Terza Repubblica cecoslovacca |
Governo cecoslovacco in esilio (a cui ci si riferisce anche come Governo provvisorio della Cecoslovacchia) fu un titolo informale attribuito al Comitato di Liberazione Nazionale Cecoslovacco, inizialmente per riconoscimento diplomatico britannico. Il nome venne in seguito utilizzato anche dagli altri Alleati, via via che le nazioni lo riconoscevano.
Il Comitato fu creato in origine dall'ex Presidente della Cecoslovacchia Edvard Beneš a Parigi, in Francia, nell'ottobre 1939.[1] I negoziati senza successo con la Francia per lo status diplomatico, oltre che l'occupazione tedesca della Francia, obbligarono il Comitato a ritirarsi a Londra nel 1940. Da lì si spostarono ad Aston Abbots, nel Buckinghamshire (Inghilterra), nel 1941, dove fu loro garantita una certa sicurezza durante la Battaglia d'Inghilterra.[2]
Fu il governo legittimo della Cecoslovacchia durante la Seconda guerra mondiale. Fu un governo specificamente anti-fascista e cercò di annullare gli Accordi di Monaco e la conseguente occupazione tedesca della Cecoslovacchia, per tornare ai confini nazionali del 1937. In quanto tale fu considerato, dalle nazioni che lo riconobbero, la continuazione legale della Prima Repubblica cecoslovacca.