Guanina | |
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Nome IUPAC | |
2-ammino-1,9-diidro-6H-purin-6-one | |
Abbreviazioni | |
G | |
Nomi alternativi | |
2-amminoipoxantina 2-ammino-6-ossipurina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C5H5N5O |
Massa molecolare (u) | 151,12 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-799-8 |
PubChem | 764 e 135398634 |
DrugBank | DBDB02377 |
SMILES | C1=NC2=C(N1)C(=O)N=C(N2)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | 360 °C (633 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −183,9 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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attenzione | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305+351+338 [1] |
La guanina (abbreviata G o Gua), nome IUPAC: 2-ammino-6-ossipurina) è una delle due basi azotate puriniche (insieme all'adenina) che formano i nucleotidi degli acidi nucleici DNA e RNA. La sua struttura, essendo una purina, è caratterizzata da un anello pirimidinico fuso ad un imidazolo. In posizione 2 della base è legato un gruppo amminico (NH2), mentre in posizione 6 è presente un gruppo carbonilico: per questo la guanina può essere anche chiamata 2-ammino-6-ossipurina.
Tramite tre legami a idrogeno, nel DNA e nell'RNA si lega alla citosina (C), che è la sua base complementare.
Legata al ribosio forma nel RNA il nucleoside guanosina. Il nucleotide che adotta come base la guanina è chiamato invece deossi-guanosina-5'-fosfato (dGMP).
È presente in concentrazioni elevate (ed autonomamente dal DNA e dall'RNA) nelle guanofore, cellule del secondo strato dell'epitelio del camaleonte, e contribuisce alla colorazione dell'animale virando verso il bianco o verso il blu la luce incidente.
L'etimo del termine (e la fonte da cui originariamente veniva estratta) è il guano.[2]