Guerra della triplice alleanza | |
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Data | 1864-1870 |
Luogo | America meridionale |
Esito | Vittoria della Triplice Alleanza |
Modifiche territoriali | L'Argentina conquista gran parte della regione di Misiones e parte del Chaco Il Brasile annette i territori circostanti alla provincia di Mato Grosso Il Paraguay verrà occupato militarmente fino al 1876 |
Schieramenti | |
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La guerra della triplice alleanza, nota anche come guerra paraguaiana (in spagnolo Guerra de la Triple Alianza o Guerra del Paraguay; in portoghese Guerra do Paraguai o Guerra da Tríplice Aliança), fu il più sanguinoso conflitto della storia dell'America Latina. Venne combattuta tra il 1864 e il 1870 dal Paraguay contro le tre nazioni alleate di Argentina, Brasile e Uruguay.[11]
Il Paraguay era stato coinvolto per anni in dispute sui confini e le tariffe con i suoi più potenti vicini, Argentina e Brasile. Allo stesso tempo gli uruguaiani avevano lottato per ottenere e conservare l'indipendenza dalle stesse potenze, in particolare dal Brasile. Nel 1864 il Brasile aveva aiutato il capo del Partido colorado uruguaiano, Venancio Flores, a promuovere un colpo di Stato contro il presidente Bernardo Prudencio Berro, esponente del Partido blanco. Per tutta risposta il presidente del Paraguay, Francisco Solano López, credendo che l'equilibrio del potere regionale fosse minacciato, dichiarò guerra al Brasile; il conflitto coinvolse presto anche l'Argentina, che si vide invadere il territorio della provincia di Corrientes dai paraguaiani. Bartolomé Mitre, presidente eletto a Buenos Aires, organizzò allora un'alleanza con il Brasile e con l'Uruguay di Flores (la Triplice Alleanza), e assieme dichiararono guerra al Paraguay, il 1º maggio 1865. L'azione di López, a seguito della costituzione di un esercito di 50 000 uomini, all'epoca il più forte dell'America Latina, venne vista da molti come un'aggressione portata avanti per motivi di prestigio nazionale e personale; ma con il protrarsi della guerra anche nelle nazioni dell'alleanza una parte consistente dell'opinione pubblica percepì il conflitto come una guerra di conquista portata avanti da Mitre e da Pietro II.
La guerra lasciò il Paraguay in una situazione particolarmente grave; in particolare dal punto di vista demografico, la sua popolazione di approssimativamente 525 000 persone, venne ridotta a circa 221 000 nel 1871, delle quali solo 28 000 erano uomini. Durante la guerra i paraguaiani soffrirono non solo il nemico, ma anche la malnutrizione, le malattie e la tirannia di López, che fece torturare e uccidere innumerevoli persone. Argentina e Brasile si annessero circa 140 000 km2 di territorio paraguaiano: l'Argentina si prese gran parte della regione di Misiones e parte del Chaco, tra i fiumi Bermejo e Pilcomayo; il Brasile ingrandì la sua provincia del Mato Grosso con i territori annessi. Entrambe richiesero grosse indennità che non vennero mai pagate, e occuparono il Paraguay fino al 1876. Nel frattempo i "colorados" presero il controllo dell'Uruguay, e lo mantennero fino al 1958.
Le cause del conflitto sono tuttora oggetto di controversia tra gli storici. Alcuni attribuiscono al Paraguay una serie di successi economici e sociali che finirono per scatenare la reazione degli Stati vicini e dell'Impero britannico; altri attribuiscono a López e alle sue errate valutazioni in tema di politica estera la principale responsabilità della guerra.