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Guerra di Crimea

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo conflitto bizantino del 988-989, vedi Guerra di Crimea (988-989).
Guerra di Crimea
La battaglia per il bastione di Malachov dell'8 settembre 1855, fase finale dell'assedio di Sebastopoli e del conflitto.
Data4 ottobre 1853 – 1º febbraio 1856
(2 anni e 120 giorni)
LuogoPenisola russa di Crimea, principati danubiani, frontiera russo-turca dell'Armenia e della Georgia, Mar Baltico.
Casus belliDisputa fra Russia e Francia sul controllo dei luoghi santi della cristianità in territorio turco.
EsitoVittoria della coalizione e sconfitta della Russia.
Modifiche territorialiTrattato di Parigi (1856): autonomia dei principati danubiani dalla Turchia e cessione della Bessarabia meridionale dalla Russia alla Moldavia.
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Russia (bandiera) 350.000 all'inizio delle ostilità su 800.000 mobilitabili.[1]Impero ottomano (bandiera) 300.000 circa.[2]
Francia (bandiera) 150.000 circa.[3]
Regno Unito (bandiera) 51.000 in campo nel novembre 1855.[4]
Regno di Sardegna (bandiera) 18.058.[5]
Perdite
Russia (bandiera) 256.000 per tutte le cause, di cui 128.000 morti per la guerra.[3]Impero ottomano (bandiera) Cifre disponibili non affidabili.[3]
Francia (bandiera) Oltre 14.000 fra morti e feriti in battaglia. Dai 30.000 ai 40.000 morti per colera e altre malattie nei primi tre mesi del 1856.[6]
Regno Unito (bandiera) A seconda delle fonti dai 19.500 ai 21.000 morti (di cui 15.700–16.300 per malattie).[6]
Regno di Sardegna (bandiera) 17 morti e 170 feriti in guerra, oltre ad almeno 1.300 morti per malattie.[7]
Le cifre degli effettivi si riferiscono alle forze coinvolte nel conflitto.
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La guerra di Crimea fu un conflitto combattuto dal 4 ottobre 1853 al 1º febbraio 1856 fra l'Impero russo da un lato e un'alleanza composta da Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna dall'altro. Il conflitto ebbe origine da una disputa fra Russia e Francia sul controllo dei luoghi santi della cristianità in territorio ottomano.

Quando la Turchia accettò le proposte francesi, la Russia nel luglio 1853 la attaccò. La Gran Bretagna, temendo l'espansione russa verso il Mediterraneo, si unì alla Francia ed entrambe si mossero per difendere la Turchia, dichiarando guerra alla Russia nel marzo del 1854. L'Austria appoggiò politicamente le potenze occidentali. Il Regno di Sardegna, nel timore che la Francia si legasse troppo all'Austria, inviò nel gennaio 1855 un contingente militare al fianco dell'esercito anglo-francese, dichiarando a sua volta guerra alla Russia.

Il conflitto si svolse soprattutto nella penisola russa di Crimea, dove le truppe alleate misero sotto assedio la città di Sebastopoli, principale base navale russa del mar Nero. Dopo vani tentativi dei russi di rompere l'assedio (battaglie di Balaklava, di Inkerman, della Cernaia) e l'attacco finale degli alleati, Sebastopoli fu abbandonata dai difensori il 9 settembre 1855, portando alla sconfitta della Russia.

Il Congresso di Parigi del 1856 stabilì le condizioni di pace, avvicinando politicamente il Regno di Sardegna alla Francia e favorendo quel processo di intese che porterà nel 1859 alla seconda guerra di indipendenza.

  1. ^ Taylor, p. 113.
  2. ^ All'inizio del conflitto. Arnold, p. 146
  3. ^ a b c Arnold, p. 39.
  4. ^ Quando la guerra iniziò il Commissariat Department britannico era in grado di equipaggiare, trasportare e rifornire 30.000 uomini. Arnold, p. 31
  5. ^ Effettivi del corpo di spedizione piemontese sul campo dal maggio 1855, al quale bisogna aggiungere 3.496 cavalli e 36 cannoni. Pieri, p. 586
  6. ^ a b Arnold, pp. 38-39.
  7. ^ Pieri, pp. 586-587.

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