HMS Tartar | |
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La nave ormeggiata a una boa | |
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Classe Tribal |
In servizio con | Royal Navy |
Ordine | 12 giugno 1936 |
Costruttori | Swan Hunter & Wigham Richardson |
Cantiere | Wallsend, Regno Unito |
Impostazione | 26 agosto 1936 |
Varo | 21 ottobre 1937 |
Entrata in servizio | 10 marzo 1939 |
Radiazione | 1947 |
Destino finale | Venduto per la demolizione il 6 gennaio 1948 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento |
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Lunghezza | 115 m |
Larghezza | 11,13 m |
Pescaggio | 2,7 m |
Propulsione | due turbine a vapore; 44 000 shp (33 000 kW) |
Velocità | 36 nodi (66,67 km/h) |
Autonomia | 5 700 miglia a 15 nodi (10 560 km a 27,78 km/h) |
Equipaggio | 190 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | impianto ASDIC |
Armamento | |
Artiglieria | 8 cannoni da 4.7 in (quattro impianti binati) 4 cannoncini antiaerei Vickers-Armstrong QF 2 lb (un impianto quadruplo) 8 mitragliatrici Vickers antiaeree (due impianti quadrupli) |
Siluri | 4 tubi lanciasiluri da 533 mm (un impianto quadruplo) |
Note | |
Dati tecnici riferiti all'entrata in servizio | |
dati tratti da [1] | |
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Lo HMS Tartar (pennant number F43) fu un cacciatorpediniere della Royal Navy britannica appartenente alla classe Tribal, entrato in servizio nel marzo del 1939.
Il cacciatorpediniere fu intensamente impiegato in azione nel corso degli eventi della seconda guerra mondiale, servendo su buona parte dei teatri navali principali in cui furono attive le unità della Royal Navy: allo scoppio della guerra, il Tartar prestò servizio nelle acque delle isole britanniche e del Mare del Nord, prendendo parte nell'aprile 1940 alla campagna di Norvegia; nel 1941 fu impegnato in azione nell'oceano Atlantico durante gli eventi della caccia alla Bismarck, per poi servire nel teatro dell'Artico durante gli eventi della "guerra meteorologica" e come scorta ai convogli artici diretti verso i porti nel nord della Russia.
Dall'agosto 1942 il Tartar fu impegnato nelle azioni del teatro del Mediterraneo, prendendo parte alla battaglia di mezzo agosto, all'operazione Torch e alle operazioni navali della campagna di Tunisia; nel luglio 1943 prese parte allo sbarco in Sicilia, mentre nel settembre seguente operò nel corso dell'operazione Baytown e dello sbarco di Salerno. Rientrato nel Regno Unito, nel corso del 1944 operò al largo delle coste della Francia e nel canale de La Manica, partecipando anche alle operazioni d'appoggio allo sbarco in Normandia; nell'aprile 1945 fu invece trasferito in forza alla Eastern Fleet, operando contro i giapponesi nel teatro dell'Oceano Indiano fino alla conclusione delle ostilità.
Uno dei soli quattro su sedici classe Tribal della Royal Navy a sopravvivere indenne al conflitto, il Tartar fu radiato nel 1947 e quindi venduto per la demolizione nel gennaio 1948.