Impero bizantino Βασιλεία Ῥωμαίων | |
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L'Impero bizantino nel 1180, alla morte di Manuele I Comneno | |
Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Greco e latino (solo cerimoniale) |
Lingue parlate | Greco medievale |
Capitale | Costantinopoli |
Politica | |
Nascita | 4 aprile 1081 |
Causa | Incoronazione di Alessio I Comneno |
Fine | 12 settembre 1185 |
Causa | Deposizione di Andronico I Comneno |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Balcani, Anatolia |
Religione e società | |
Religione di Stato | Chiesa ortodossa |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero bizantino durante la dinastia dei Ducas |
Succeduto da | Impero bizantino durante la dinastia angeliana |
Con la morte di Basilio II, basileus della dinastia dei Macedoni, la monopolizzazione delle cariche pubbliche da parte dell'aristocrazia militare e la bipolarizzazione della società in una aristocrazia di latifondisti e in una cerchia di agricoltori impoveriti, stavano pesando eccessivamente sulla società bizantina. Per questo motivo a Costantinopoli venne introdotto dai Comneni un sistema vassallatico-beneficiario simile a quello che si era diffuso in Occidente a partire dall'età carolingia durante l'VIII-IX secolo. Tale sistema si distingueva nella pronoia cioè una dotazione a tempo determinato di terre con il diritto di godere dei frutti in cambio di servizi soprattutto militari nei confronti dell'imperatore. I grandi proprietari terrieri godevano poi di una totale esenzione dalle imposte. L'altro elemento costitutivo di questo sistema era la caristicaria cioè una concessione beneficiaria di beni ecclesiastici e monastici ad amministratori laici. Nel frattempo la burocrazia imperiale diventava sempre più pesante e rendeva dispendioso il funzionamento dello Stato, mentre anche la Chiesa greca risentiva della soggezione al potere pubblico.
In Occidente, nel frattempo, la sede patriarcale romana mostrava le sue pretese di egemonia su tutte le altre sedi patriarcali (Alessandria d'Egitto, Antiochia e Costantinopoli) e ciò spinse il basileus Costantino IX Monomaco (1042-1054) e la moglie, la basilissa Zoe, ad appoggiare l'operato del patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario (1000 ca.-1058) che aggravò il contenzioso tra Chiesa latina e Chiesa greca, portando allo scisma d'Oriente.