Impero carolingio | |
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L'Impero carolingio nell'814, alla sua massima espansione. Reami e marche Stati tributari | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Impero carolingio |
Nome ufficiale | Imperium Romanum,
Universum Regnum, Romanorum sive, Francorum Imperium, Imperium Christianum |
Lingue ufficiali | latino |
Lingue parlate | Prevalentemente lingua franca; anche forme arcaiche di lingua d'oïl, occitano, gallo-italico, italo-romanzo e catalano |
Capitale | Aquisgrana, Metz |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia feudale |
Forma di governo | Monarchia |
Imperatore | Carlo Magno, Ludovico il Pio, Lotario I, Carlo il Grosso |
Nascita | 25 dicembre 800 con Carlo Magno |
Causa | Carlo Magno è incoronato Imperatore d'Occidente |
Fine | 887 con Carlo il Grosso |
Causa | Trattato di Verdun |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Francia, Germania, Italia centro-settentrionale, Boemia, Catalogna |
Territorio originale | Francia settentrionale |
Massima estensione | 1112000 km² nel 800 |
Economia | |
Produzioni | cereali, vino, manifatture in ceramica |
Commerci con | Stato della Chiesa, Impero bizantino |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolicesimo |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Classi sociali | grandi feudatari, vassalli, valvassori, valvassini, servi della gleba |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Regno franco Regno longobardo |
Succeduto da | Regno dei Franchi Occidentali Regno dei Franchi Orientali Francia Media |
Ora parte di | Andorra Austria Belgio Città del Vaticano Croazia Francia Germania Italia Liechtenstein Lussemburgo Paesi Bassi Polonia Rep. Ceca San Marino Slovenia Svizzera Spagna |
L'Impero carolingio fu l'impero retto dal re franco Carlo Magno e dai suoi discendenti. È considerato da alcuni storici la prima fase della storia del Sacro Romano Impero,[1][2][3] fondato con l'incoronazione di Carlo a imperatore romano da parte di papa Leone III la notte di Natale dell'800[4].
L'Impero comprendeva la Francia, la Germania e l'Italia centro-settentrionale, la Marca di Spagna. Oltre che unità territoriale, esso indicava la teorica autorità sull'intera cristianità.[3] Percepito come baluardo dell'ordine e della sicurezza, rappresentò per i contemporanei la rinascita dell'antico Impero romano, crollato con Romolo Augustolo nel 476. L'autorità imperiale era allora passata all'Impero d'Oriente, ma all'epoca di Carlo il suo potere era avvertito come distante, tanto più che a Costantinopoli Costantino VI era stato detronizzato e accecato dalla madre Irene, per cui il trono imperiale poteva essere considerato vacante.[5][6]
Alla morte di Carlo, l'Impero passò a suo figlio Ludovico il Pio; alla morte di quest'ultimo l'Impero, con il trattato di Verdun, fu diviso tra i suoi tre figli: Lotario, Carlo II, detto il Calvo, e Ludovico II il Germanico. Il trattato assegnò a Carlo il Calvo il regno di Francia, a Ludovico l'area a est del fiume Reno e a Lotario la zona di cerniera tra Francia e Germania detta Lotaringia e l'Italia. Questa frammentazione portò alla formazione di tre nuclei principali: il Regno dei Franchi Occidentali, il Regno dei Franchi Orientali e il Regno d'Italia (definizione che designava un territorio dai confini non ben definiti, ancor oggi oggetto di discussione da parte di alcuni storici). L'estensione dell'Impero ai suoi inizii era di circa 1 112 000 km², con una popolazione tra i 10 e i 20 milioni di persone.[7]
L'Impero risultò di nuovo unificato con Carlo il Grosso (figlio di Ludovico il Germanico), ma solo per pochi anni. L'ultimo re carolingio in Francia fu Luigi V (986-987), cui successe Ugo Capeto (della nuova dinastia dei Capetingi). In Germania, la dinastia terminò con Ludovico il Fanciullo (899-911), mentre in Italia l'ultimo rappresentante fu Berengario del Friuli (888-924).[6]