Secondo il "Vocabolario internazionale di metrologia" (VIM) del 2007, per incertezze di misure si intendono i relativi parametri non negativi che caratterizzano un intervallo di valori attribuiti a un misurando[1]. Il parametro può essere:
- uno scarto quadratico medio, chiamato in questo caso «incertezza tipo», oppure un multiplo dello scarto quadratico medio;
- la semiampiezza di un intervallo avente una probabilità di copertura stabilita[2].
Secondo la norma UNI ISO 3534-1:2000, l'incertezza di misura è la stima legata ad un risultato di prova che caratterizza l'escursione dei valori entro cui si suppone che cada il valore vero (del misurando); ha le dimensioni di uno scarto quadratico medio e si indica con la lettera "u"[3].
La stima dell'incertezza di misura è molto importante in chimica analitica in quanto l'incertezza esprime l'affidabilità intrinseca del risultato. Dal 1999 La norma ISO/IEC 17025, fondamentale per l'accreditamento dei laboratori di prova e di taratura, prevede infatti che le misurazioni siano espresse indicando la relativa incertezza di misura[4].
- ^ VIM, op. cit., 2.26
- ^ L'intervallo di copertura è quell'intervallo che contiene l'insieme dei valori veri del misurando, con una probabilità stabilita (VIM, Op. cit., 2.36)
- ^ UNI ISO 3534-1:2000, Statistica - Vocabolario e simboli - Probabilità e termini statistici generali. Milano : Ente Nazionale Italiano di Unificazione, 2000
- ^ UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura / General requirements for the competence of testing and calibration laboratories, ediz. bilingue, Milano : Ente Nazionale Italiano di Unificazione, 2005; 5.4.6 "Stima dell'incertezza di misura": «I laboratori di prova devono avere e devono applicare procedure per stimare l'incertezza delle misure».