Disperdendosi su un'area tanto vasta, la lingua di questo popolo (di matrice indoiranica) subì un processo di frammentazione, che diede origine alle varie lingue indiane antiche (come il sanscrito) e moderne (come l'hindi).
^Il termine, coniato nell'era moderna, è un composto di Hinduš, che in persiano indicava il fiume Indo (greco antico Ἰνδός Indos) e in seguito ha dato il nome all'India, e ārya, nome maschile che in sanscrito significa "nobile" e veniva usato, con connotazioni religioso-spirituali, in riferimento a sé stessi da quelle tribù indoeuropee attraversarono la valle dell'Indo, si stabilirono per un certo periodo nell'angolo nord-occidentale dell'India (a cui venne dato in seguito il nome di Āryavārta, in cui vārta vale "dimora") e da lì occuparono poi il resto del paese.