L'ipocrisia (dal greco ὑποκρίνομαι «fingere») è l'atteggiamento con cui si esprimono sentimenti, pensieri, virtù o valori morali che la persona in realtà non possiede, o più semplicemente l'atto di mentire consapevolmente per attirare favori sociali o l'atto di agire secondo principi che vengono criticati allo stesso tempo.[1][2][3] Secondo la psicologia morale, è il mancato rispetto da parte di una persona delle regole e dei principi morali che esprime. L'ipocrisia può derivare dal desiderio di nascondere motivi o sentimenti reali agli altri. In molte lingue, un ipocrita è qualcuno che nasconde le proprie intenzioni e la vera personalità. Più che una mancanza di sincerità, è una mancanza di lealtà e rettitudine: se il bugiardo mente contro i fatti, l'ipocrita mente contro i suoi sentimenti.
È importante distinguere l'ipocrisia dalla semplice incapacità di una persona di acquisire o praticare le virtù da essa reputate utili, anche se la stessa, pur ritenendosi incapace di raggiungere tali obiettivi, può suggerire la via giusta agli altri. Ad esempio, una persona che abusa di alcool non può essere tacciata di ipocrisia se consiglia agli altri di non bere, a meno che essa non si professi costantemente sobria.