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Isoniazide

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Isoniazide
formula di struttura
formula di struttura
modello molecolare
modello molecolare
Nome IUPAC
Piridina-4-carboidrazide
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H7N3O
Massa molecolare (u)137,139 g/mol
Numero CAS54-85-3
Numero EINECS200-214-6
Codice ATCJ04AC01
PubChem3767
DrugBankDBDB00951
SMILES
C1=CN=CC=C1C(=O)NN
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione170-174 °C
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticaAntitubercolari
Modalità di
somministrazione
orale, intramuscolare, endovenosa
Dati farmacocinetici
Emivita0,5-1,6 ore (acetilatori veloci), 2-5 ore (acetilatori lenti)
EscrezioneRenale (principale=75-95%), fecale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302 - 315
Consigli P---[1]

L'isoniazide è un antibiotico antitubercolare; agisce inibendo la sintesi degli acidi micolici, componenti essenziali della parete cellulare del batterio Mycobacterium tuberculosis. Fu sintetizzata per la prima volta nel 1912[2] ma la sua attività antibiotica fu scoperta solo nel 1951 e ben tre industrie farmaceutiche tentarono senza successo di brevettarla[3]. La principale di esse era la Roche, che lanciò un farmaco a base di isoniazide, il Rimifon, nel 1952. L'introduzione in clinica dell'isoniazide permise, per la prima volta, di considerare la tubercolosi una patologia curabile.

Non viene mai usata da sola nel trattamento della tubercolosi per evitare l'insorgenza, altrimenti rapida, di forme di resistenza. L'isoniazide ha anche proprietà antidepressive, ed è stata una dei primi antidepressivi scoperti.

L'isoniazide è disponibile in compresse, sciroppi e forme iniettabili (intramuscolari o endovenose). L'isoniazide è disponibile in tutto il mondo, è economica e generalmente ben tollerata. È prodotta a partire dall'acido isonicotinico, il quale è ottenuto dalla 4-metil-piridina.[4]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 07.09.2012
  2. ^ Hans Meyer, Josef Mally, On hydrazine derivatives of pyridine carbonic acids, in Monatshefte Chemie verwandte Teile anderer Wissenschaften, vol. 33, n. 4, 1912, pp. 393–414, DOI:10.1007/BF01517946. URL consultato il 10 marzo 2012.[1][collegamento interrotto]
  3. ^ Hans L Rieder, Fourth-generation fluoroquinolones in tuberculosis, in The Lancet, vol. 373, n. 9670, 2009, pp. 1148–1149, DOI:10.1016/S0140-6736(09)60559-6. URL consultato il 10 marzo 2012.
  4. ^ Shinkichi Shimizu, Nanao Watanabe, Toshiaki Kataoka, Takayuki Shoji, Nobuyuki Abe, Sinji Morishita, Hisao Ichimura, Pyridine and Pyridine Derivatives, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, New York, John Wiley & Sons, 2007.

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