Istituto nazionale della previdenza sociale | |
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La sede centrale dell'INPS a Roma, nel quartiere dell'EUR | |
Sigla | INPS |
Stato | Italia |
Tipo | Ente previdenziale |
Istituito | 17 luglio 1898[1] |
da | Umberto I di Savoia, Parlamento del Regno d'Italia |
Presidente | Gabriele Fava |
Direttore generale | Valeria Vittimberga |
Bilancio | 824,49 miliardi di euro[2] Entrate: 410,81 miliardi di euro[2] Uscite: 413,68 miliardi di euro[2] (Rendiconto 2023)[2] |
Impiegati | 26 000[3] |
Sede | Roma |
Indirizzo | Via Ciro il Grande, 21 - 00144 Roma |
Sito web | www.inps.it/ |
L'Istituto nazionale della previdenza sociale (acronimo INPS), è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano, al quale devono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e quei lavoratori autonomi, per i quali non sia prevista una propria cassa previdenziale autonoma. L'INPS è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il primo sistema di garanzie pensionistiche – destinato ai soli impiegati del pubblico e ai militari – è del 1895, del quarto governo Crispi. Tre anni dopo il primo governo Pelloux estenderà le coperture a una serie di categorie lavorative e fonderà un ulteriore ente di previdenza sociale. Infine nel 1919 il governo Orlando imporrà il sistema a tutte le imprese come obbligatorio, anche se ciò avvenne con legge solo nel 1923 durante il governo Mussolini.