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Jazz (Queen)

Jazz
album in studio
ArtistaQueen
Pubblicazione10 novembre 1978
Durata44:43
Dischi1
Tracce13
GenereArena rock[1]
Hard rock[2]
EtichettaEMI Records
Parlophone
Elektra Records
Hollywood Records
ProduttoreQueen, Roy Thomas Baker
RegistrazioneMountain Studios, Montreux, Svizzera, e Super Bear Studios, Berre-les-Alpes, Nizza, Francia, luglio-ottobre 1978
FormatiLP, CD, MC, download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[3]
(vendite: 25 000+)
Francia (bandiera) Francia[4]
(vendite: 100 000+)
Germania (bandiera) Germania[5]
(vendite: 250 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[6]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[7]
(vendite: 100 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[8]
(vendite: 20 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[9]
(vendite: 1 000 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[10]
(vendite: 50 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[11]
(vendite: 25 000+)
Queen - cronologia
Album precedente
(1977)
Album successivo
(1979)
Singoli
  1. Bicycle Race/Fat Bottomed Girls
    Pubblicato: 13 ottobre 1978
  2. Don't Stop Me Now
    Pubblicato: 26 gennaio 1979
  3. Jealousy
    Pubblicato: aprile 1979
  4. Mustapha
    Pubblicato: aprile 1979

Jazz è il settimo album in studio del gruppo inglese Queen, pubblicato in LP nel 1978 dalla EMI Records in Europa e dalla Elektra Records negli Stati Uniti.

L'album mescola stili musicali molto differenti tra loro,[12] come il disco/funk (Fun It) ed il vaudeville (Dreamer's Ball), oltre al consueto vecchio rock and roll (Dead on Time) e hard rock (If You Can't Beat Them). Curiosamente, nonostante il titolo dell'album stesso, non contiene nessun pezzo di rilievo in stile jazz,[1] fatta eccezione per lo swing di Dreamer's Ball. L'eclettismo dimostrato dalla band in questo lavoro è stato allo stesso tempo motivo di plauso e di critiche, e l'album alla sua uscita fu stroncato dal critico Dave Marsh su Rolling Stone, che definì il disco di poca fantasia e attaccò i Queen stessi definendoli "il primo gruppo rock fascista della storia";[12] ciononostante, raggiunse il sesto posto nella classifica statunitense Billboard 200 e la seconda posizione nel Regno Unito.

Fra le altre attribuzioni, nelle note dell'album, in riferimento al tuono che si sente in sottofondo alla canzone Dead on Time, si legge "Thunderbolt courtesy of God", ovvero "Tuono per gentile concessione di Dio". Jazz è il primo dei loro LP a non essere registrato in Gran Bretagna per motivi fiscali. Con il vinile era accluso un poster che ritraeva le protagoniste del video della canzone Bicycle Race, dove un gruppo di ragazze nude in sella a una bici da corsa pedalavano nella pista dello stadio di Wembley.

Questa volta i Queen lavorarono in modo completamente indipendente, richiamando il produttore Roy Thomas Baker come consulente, ed essendo co-produttori dell'album loro stessi. Un altro cambiamento fu la rottura di comune accordo del contratto di management con John Reid (a causa della mancanza di tempo materiale egli non poteva più curare contemporaneamente gli interessi della band e quelli di Elton John), e da allora gli affari del gruppo furono amministrati dalle loro proprie aziende, Queen Music Ltd., Queen Productions Ltd., e Queen Films Ltd. Come buonuscita il manager ricevette una quota del cinque percento in ciascuna delle royalties derivanti dalle società.[13]

  1. ^ a b (EN) The Best Song From Every Queen Album, su Ultimate Classic Rock, 25 ottobre 2018. URL consultato l'8 aprile 2023.
  2. ^ Queen: recensione di Jazz, su Fotografie Rock. URL consultato l'8 aprile 2023.
  3. ^ (DE) Queen - Jazz – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 10 dicembre 2015.
  4. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 31 agosto 2014. Inserire "Queen" e premere il tasto "OK".
  5. ^ (DE) Queen – Jazz – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  6. ^ (EN) Jazz, su British Phonographic Industry. URL consultato il 15 marzo 2021.
  7. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  8. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 4 agosto 2014.
  9. ^ (EN) Queen – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
  10. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  11. ^ Jazz (certificazione), su FIMI. URL consultato il 30 settembre 2024.
  12. ^ a b (EN) Queen - Jazz, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 aprile 2023.
  13. ^ Mark, Blake. Mojo, pp. 82–95, ottobre 2006.

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