Jean-Louis Pisuisse (Flessinga, 6 settembre 1880 – Amsterdam, 26 novembre 1927) è stato un cabarettista, cantautore e giornalista olandese di lontane origini francesi[1], considerato nei Paesi Bassi il pioniere, se non addirittura il "fondatore" della kleinkunst (letteralmente: "piccola arte")[1][2][3], ovvero del cabaret, e ideatore della cosiddetta levenslied[2] (letteralmente: "canzone sulla vita").
Si può considerare infatti il "primo" vero cabarettista olandese, in quanto il suo predecessore in questo campo, Eduard Jacobs, non ottenne egual successo[2] e in quanto fu il primo olandese a fondare una vera e propria compagnia[4] A lui, si deve, tra l'altro, l'introduzione nel panorama musicale di brani di giovani autori quali Manna de Wijs-Mouton, Charles Heynen, Max Tak, Herre de Vos e James Cohen van Elburg[5]
Tra i brani più noti che contraddistinsero la carriera artistica di Pisuisse, figurano De Fransche Gouvernant (1910; scritta da lui stesso)[1][3][4] e Mensch durf te leven (1918; scritta da Dirk Witte)[1][4][5].
Morì prematuramente, assassinato assieme alla terza moglie, l'attrice belga Jenny Gilliams, nella Rembrandtplein di Amsterdam.[1][2][3][4][5][6]