Jules Bianchi | |||||||||||||||
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Jules Bianchi nel 2012 | |||||||||||||||
Nazionalità | Francia | ||||||||||||||
Altezza | 179 cm | ||||||||||||||
Automobilismo | |||||||||||||||
Categoria | Formula 1 | ||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||
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Jules Lucien André Bianchi (Nizza, 3 agosto 1989 – Nizza, 17 luglio 2015[1][2][3]) è stato un pilota automobilistico francese.
Di origini italiane, con antenati di Milano, era nipote del pilota Mauro Bianchi e pronipote di Lucien Bianchi.
Ha disputato 34 Gran Premi di Formula 1, ottenendo 2 punti.
Vittima di un incidente nel corso del Gran Premio del Giappone 2014, morì a 25 anni il 17 luglio 2015, dopo più di nove mesi di coma. Nonostante il notevole aumento delle misure di sicurezza nei circuiti nei 20 anni precedenti, Bianchi è stato il primo pilota automobilistico a morire per un incidente in una competizione di Formula 1 dopo Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna al Gran Premio di San Marino 1994.[4]
In suo onore, il 20 luglio 2015 il Presidente della FIA Jean Todt, ritirò definitivamente il numero 17, da lui usato in gara.