Kimberlite | |
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Categoria | Roccia magmatica |
Composizione chimica | ultrafemica |
Minerali principali | olivina, flogopite, piropo |
Minerali accessori | pirosseni, cromite, ilmenite, melilite, diamante, grafite, calcite, serpentino |
Struttura | granulare o porfirica |
Tessitura | brecciata |
Peso di volume | 2,95-3 tonnellate/m3[1] |
Colore | nero, azzurro, verdastro, giallo, grigio |
Utilizzo | per l'estrazione dei diamanti e di piropo (rubino del Capo), per la realizzazione di abrasivi[1] |
Affioramento | camini vulcanici, dicchi e sill |
Ambiente di formazione | astenosfera e limite astenosfera-litosfera sotto cratoni archeani e proterozoici e catene mobili ai margini di essi |
Sezioni sottili di kimberlite | |
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Fenocristalli di olivina circondati da una matrice ricca in flogopite in una kimberlite del gruppo 1. |
Sotto il nome di kimberlite è compreso un gruppo di rocce ignee ultrabasiche (SiO2 < 45% in peso) e potassiche o ultrapotassiche (cioè con K2O / Na2O > 2), solitamente brecciate, con tessitura porfirica caratterizzata da grossi cristalli (megacristalli) di minerali femici, tra i quali prevale l'olivina serpentinizzata. In prossimità della superficie costituiscono il riempimento di particolari dicchi e camini vulcanici chiamati diatremi. La kimberlite è nota soprattutto come roccia madre dei diamanti, sebbene non sia l'unico tipo di roccia che li contiene.