Kinugasa | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore pesante |
Classe | Aoba |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1923 |
Cantiere | Kōbe (Kawasaki) |
Impostazione | 23 gennaio 1924 |
Varo | 24 ottobre 1926 |
Completamento | 30 settembre 1927 |
Radiazione | 15 dicembre 1942 |
Destino finale | Affondato il 14 novembre 1942 durante la battaglia navale di Guadalcanal |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 7 100 t A pieno carico: 8 760 t |
Lunghezza | 185,17 m |
Larghezza | 17,5 m |
Pescaggio | 5,6 m |
Propulsione | 12 caldaie Kampon e 4 turbine a ingranaggi a vapore; 4 alberi motore con elica (102 000 shp) |
Velocità | 35 nodi (66,5 km/h) |
Autonomia | 7 000 miglia a 14 nodi (12 900 chilometri a 27 km/h) |
Equipaggio | 657 |
Armamento | |
Armamento |
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Corazzatura |
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Mezzi aerei | 2 idrovolanti |
Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Il Kinugasa (衣笠? lett. "Parasole di seta")[1] è stato un incrociatore pesante della Marina imperiale giapponese, seconda e ultima unità appartenente alla classe Aoba e così chiamato dall'omonimo monte. Fu varato dal cantiere navale di Kōbe nell'ottobre 1926.
Prescelto quale nave ammiraglia della 5ª Divisione incrociatori, operò dal 1927 e per buona parte degli anni trenta nelle acque cinesi. Rimase in riserva dal settembre 1937 all'ottobre 1940 per estesi lavori di ricostruzione e ammodernamento che lo dotarono di un impianto motore completamente nuovo e apparati di controllo del tiro migliorati. Dall'agosto 1941 permanentemente in seno alla 6ª Divisione incrociatori (con l'Aoba, il Kako, il Furutaka), non fece in tempo ad appoggiare la rapida conquista dell'isola di Guam ma coprì nei primi mesi del 1942 le operazioni anfibie nipponiche nelle isole Salomone e in Nuova Guinea. Nel maggio 1942 prese parte marginale alla battaglia del Mar dei Coralli, senza essere in grado assieme alle altre unità della divisione di impedire la distruzione della portaerei leggera Shoho. In cantiere nel mese di giugno, tornò a luglio nel settore delle Salomone; poco dopo, agli inizi d'agosto, gli statunitensi sbarcarono su Guadalcanal e il Kinugasa fu tra le navi che il viceammiraglio Gun'ichi Mikawa condusse nella feroce battaglia dell'isola di Savo, con lo scopo di annientare la flotta anbifia d'invasione, infine mancato.
Partecipò alla battaglia di Capo Speranza nella notte tra l'11 e il 12 ottobre 1942 e fu una delle poche unità giapponesi che si sottrasse al combattimento con danni contenuti. Il mese successivo, nella notte del 13 novembre, bombardò con altri incrociatori l'aeroporto Henderson in mano statunitense, quindi riprese la rotta di ritorno. In mattinata, però, la squadra giapponese fu individuata e attaccata alcune volte nella mattinata del 14 novembre: il Kinugasa fu bersaglio di almeno quattro siluri e una bomba uccise il suo comandante. La nave infine affondò, con l'equipaggio decimato, non lontano dall'Isola di Rendova.