L'Ordine Nuovo | |
---|---|
Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità |
|
Formato | 44 x 27 cm. |
Fondatore | Antonio Gramsci ed altri |
Fondazione | 1º maggio 1919 |
Chiusura | 1º aprile 1925 |
Sede | Torino (1919-1922) Roma (1924-1925) |
Direttore | Antonio Gramsci[1] |
"Questo foglio esce per rispondere a un bisogno profondamente sentito dai gruppi socialisti di una palestra di discussioni, studi e ricerche intorno ai problemi della vita nazionale ed internazionale (...).
OCCORRE alla propaganda parolaia, che ripete stancamente, con sfiducia mal celata dalla sonorità e dall'audacia tutta esteriore delle frasi, SOSTITUIRE LA PROPAGANDA DEL PROGRAMMA SOCIALISTA, di quel complesso cioè di soluzioni ai grandi problemi sociali che solo possono conciliarsi e vivificarsi in un tutto armonico e compatto nell'ideologia socialista. VOGLIAMO che in tutta la propaganda socialista cioè si faccia seguire sempre la critica della società capitalistica, del falso ordine borghese coll'ordine nuovo comunista (...).
La borghesia e con essa l'organismo sociale rassodatosi dopo la rivoluzione francese sono esausti, nell'impossibilità di trovare in sé sia i materiali che le capacità direttive della ricostruzione (...). OCCORRE LAVORARE SU UN TERRENO NUOVO, vergine, in cui i germi dell'avvenire trovino l'humus propizio, in cui l'umanità possa rinnovarsi e risorgere; OCCORRE che una classe nuova al potere, provata duramente ma nello stesso tempo rafforzata dalla guerra, sappia per impulso proprio assumersi l'eroica impresa di portare sulle sue spalle il torbido e suggestivo domani.
In questa classe, IL PROLETARIATO, è riposto l'avvenire del mondo; tutte le speranze, tutte le possibilità. La visione profetica di Marx, che aveva annunciato ai lavoratori la loro missione, si attua ora, giorno per giorno, man mano che la borghesia si dimostra inetta a salvare l'umanità dall'incendio ch'essa stessa ha appiccato, e man mano che la vita sociale gravita sempre più attorno al suo centro naturale e stabile: il proletariato".
(Nell'immagine: La testata del primo numero (1º maggio 1919) de "L'Ordine Nuovo" diretto da Antonio Gramsci)
L'Ordine Nuovo è stata una pubblicazione a periodicità variabile fondata a Torino il 1º maggio 1919 da Antonio Gramsci ed altri intellettuali socialisti torinesi (Palmiro Togliatti, Angelo Tasca, Battista Santhià e Umberto Terracini).[2] L'Ordine Nuovo dichiarava il suo programma di rinnovamento sociale e proletario nelle Battute di preludio scritte dallo stesso Tasca. I membri dell'Ordine Nuovo prendono il nome di ordinovisti.