«No Elizabethan play outside the Shakespeare canon has raised more controversy than Doctor Faustus. There is no agreement concerning the nature of the text and the date of composition [...] and the centrality of the Faust legend in the history of the Western world precludes any definitive agreement on the interpretation of the play.»
«Nessun'opera risalente al periodo elisabettiano, fatta eccezione per quelle di Shakespeare, ha suscitato così forti controversie come il Dottor Faustus. Non c'è alcuna certezza riguardo all'ispirazione del testo e alla data di composizione [...] e la centralità della figura di Faustus, diventata mito, nella storia del mondo occidentale ne rielabora completamente i contenuti abbattendo ogni possibile interpretazione certa.»
La tragica storia del Dottor Faust | |
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Tragedia in 19 scene: non ci sono atti | |
Frontespizio dell'opera in un'edizione del 1620 | |
Autore | Christopher Marlowe |
Titolo originale | The Tragical History of Life and Death of Doctor Faustus |
Lingua originale | |
Genere | Teatro di figura |
Composto nel | 1590 |
Prima assoluta | 1594 |
Personaggi | |
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La tragica storia del Dottor Faust (The Tragical History of Life and Death of Doctor Faustus) è un'opera teatrale scritta da Christopher Marlowe, secondo alcuni critici prima del 1590.[1][2]
Il dramma narra la storia del Dottor Faust, uno studioso così avido di conoscenza da non accontentarsi del sapere accademico, della medicina e della teologia, avventuratosi nel campo della magia nera. Siccome la ricerca autonoma e libera della verità (la filosofia o la scienza) era stata da sempre in contraddizione con la teologia dogmatica, dopo aver compiuto un'invocazione nel suo studio gli appare il diavolo Mefistofele con il quale stipula un patto: Faustus avrà la conoscenza ed i servizi del servo di Lucifero per ventiquattro anni, dopo i quali Lucifero avrà la sua anima.
Egli riesce solo a compiere piccoli atti di bassa levatura. Dapprima fa apparire a sé i sette vizi capitali, poi si prende gioco della corte papale di Roma. Durante tutta l'opera, Faustus viene continuamente consigliato da due angeli, uno buono e uno malvagio, simboleggianti i due lati della natura umana. E sebbene l'angelo buono riesca più volte ad insinuare in Faustus il dubbio sulla sua scelta per salvargli l'anima, le minacce di Mefistofele e le apparizioni di Lucifero lo fanno presto desistere dal proposito di rompere il patto, fino alla morte, quando la sua anima viene dannata.
La prima pubblicazione dell'opera risale al 1604, undici anni dopo la morte di Marlowe e più di dodici anni dalla prima rappresentazione teatrale. Prendendo spunto dal mito del Dottor Faust, l'opera ha influenzato alcuni dei maggiori drammaturghi del tempo come Ben Jonson e William Shakespeare,[2] e nei secoli successivi molte altre opere, tra cui il Faust di Goethe.[3]