Lancia 12 cil V | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Lancia |
Tipo principale | Prototipo |
Produzione | nel 1918 |
Esemplari prodotti | 1 |
Nell'autunno 1919, ai Saloni di Parigi e di Londra, la Lancia espose uno superbo chassis munito di un motore con basamento fuso in blocco unico, a 12 cilindri a V stretto di notevole cilindrata (due versioni: una da cmc 7841,41 e l'altra da cmc 6031,86) con distribuzione a valvole in testa ed erogante una potenza che, nella cilindrata maggiore, pare raggiunga i 150 HP.
Interessante la genesi di questo prodotto Lancia: nel 1914-15, quasi in concomitanza con lo scoppio della prima guerra mondiale, la casa torinese fu costretta ad accantonare il progetto per un motore ad 8 cilindri a V che stava elaborando (brevettato comunque nel giugno 1915): l'idea del motore con cilindri a V venne ripresa nel 1918 e dette origine a due progetti (settembre 1918) relativi ad un 8 cilindri con apertura a V di 45° e ad un 12 cilindri con l'apertura a V di 30°, dal quale derivò, l'anno successivo, l'esemplare esposto ai Saloni di Parigi e Londra.
Nonostante i lusinghieri commenti della stampa specializzata, la 12 cilindri Lancia non ebbe seguito produttivo: motivi fiscali e la consapevolezza di dover fare i conti con un mercato nazionale ancora poco ricettivo per un prodotto dal costo verosimilmente proibitivo, indussero Vincenzo Lancia a desistere dalla produzione in serie di questo modello (il cui propulsore, peraltro, pare fosse affetto da seri problemi di carburazione).