Il libro di Rut (in ebraico רות?; in greco antico: Ῥουθ?; in latino Rut) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana.
È scritto in ebraico e la sua redazione, ad opera di autori ignoti, è collocata dai diversi studiosi tra il V e il II secolo a.C., probabilmente in Giudea.
Il libro di Rut descrive la storia, ambientata nella Giudea del tempo dei Giudici (XI secolo a.C.), della gentile (cioè non ebrea, in quanto moabita) Rut, modello di pietà e bisnonna del futuro re Davide. Rut sposò un ebreo emigrato nel suo Paese, e rimase vedova. A sua volta immigra in terra di Israele, dove incontrò un parente del marito, Booz, che inaspettatamente fu disposto a sposarla per riscattarla da una condizione disperata. Filo conduttore di questi eventi è il fortissimo legame che esiste tra la giovane vedova e sua suocera Noemi (nome trascritto anche come Naomi), a sua volta vedova, un legame che farà sì che le due donne non si separino neanche nel momento più disperato, e che la giovane sacrifichi le sue ultime possibilità di rifarsi una vita nel suo Paese di origine pur di rimanere con l'anziana.