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Lingua serbo-croata

Serbo-croato
Srpskohrvatski, Cрпскохрватски
Parlato inSerbia (bandiera) Serbia
Croazia (bandiera) Croazia
Montenegro (bandiera) Montenegro
Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina
più presenze linguistiche nei Paesi circostanti
RegioniBalcani
Locutori
Totale50 milioni di parlanti nativi (2024)
Classifica27
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto cirillico e alfabeto latino
TipoSVO (ordine libero), tonica
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue slave
  Lingue slave meridionali
   Lingue slave meridionali occidentali
    Serbocroato
Statuto ufficiale
Ufficiale inVoivodina (1945-1990)
Codici di classificazione
ISO 639-1sh
ISO 639-3hbs (EN)
Glottologsout1528 (EN)
Linguasphere53-AAA-g
Diffusione della lingua serbo-croata nel 2005.

La lingua serbo-croata o serbocroata (alfabeto latino: srpskohrvatski, e cirillico: српскохрватски, pron. AFI: /ˌsərpskoˈxərvat͡ski/) è una lingua slava meridionale; possiede oggi quattro varietà standardizzate (serbo, croato, bosniaco e montenegrino), molto simili tra loro.

Al 2011, era parlata da 21 milioni di parlanti nativi; nel 2022, le due maggiori lingue in base ai parlanti totali secondo Ethnologue 2022 sono il serbo (10,3 milioni) e il croato (6,8 milioni)[1].

Era una delle lingue ufficiali della Jugoslavia, dov'era impiegata nelle repubbliche socialiste di Serbia (ufficialmente lingua serbocroata), Croazia (ufficialmente lingua croata o serba), Bosnia-Erzegovina (ufficialmente lingua serbocroata/croatoserba) e Montenegro (ufficialmente lingua serbocroata iecava), al fianco dello sloveno e del macedone (parlati rispettivamente nelle repubbliche socialiste di Slovenia e Macedonia); questa denominazione non è più ufficialmente usata dopo le Guerre jugoslave e la conseguente dissoluzione dello Stato unitario slavo.

Da allora le persone riconoscono la propria lingua come serbo in Serbia, come croato in Croazia, come bosniaco in Bosnia-Erzegovina e come montenegrino in Montenegro; in realtà tali lingue sono così simili tra loro che la maggior parte dei linguisti le considera la stessa lingua, le cui varianti sono in ogni caso mutuamente intelligibili.

L'Università di Vienna, città in cui si è insediata una grande comunità di persone provenienti dai Paesi dell'ex-Jugoslavia[2], ha inserito nei propri piani di studi il serbo, il croato e il bosniaco come un'unica lingua, chiamandola BKS (Bosnisch-Kroatisch-Serbisch)[3]; anche alle Università degli Studi di Trieste, di Venezia, di Bologna, di Bari e di Torino sono compresi gli insegnamenti di "lingua serbo-croata" e "lingua e letteratura serba e croata"[4][5][6][7].

  1. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  2. ^ Comune di Vienna, Dati della popolazione viennese, su wien.gv.at (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  3. ^ (DE) Institut für Slawistik >> Curricula, su Slawistik.UniVie.ac.at. URL consultato il 23 giugno 2018.
  4. ^ LETTORATO DI LINGUA SERBO-CROATA - 35LETTORATO (2014/2015), su DISU.UniTS.it. URL consultato il 23 giugno 2018.
  5. ^ LINGUA E LETTERATURA SERBA E CROATA - 157LE (2014/2015), su DISU.UniTS.it. URL consultato il 23 giugno 2018.
  6. ^ LINGUA SERBO-CROATA 1 [LT007Z] - Unive, su UniVE.it. URL consultato il 23 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2018).
  7. ^ Lettorato di lingua serba e croata - Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, su Archivio-DipartimentoLingue.UniTO.it. URL consultato il 23 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2018).

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