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Battisti viene considerato uno dei maggiori cantautori, interpreti e compositori del Novecento d'Italia,[9][2][10][11] nonché uno dei massimi innovatori nel campo della musica leggera e del pop italiani, generi che contaminò con molte tendenze del panorama angloamericano tra cui il pop elettronico, il funk, la disco music e il rock.[9] Fu anche apprezzato in qualità di chitarrista, arrangiatore[12] e cantante; l'espressività ed emotività della sua voce lo espose a diverse critiche, ma contribuì a determinare il suo successo.[13] Battisti stesso sostenne di privilegiare l'emozione alla tecnica vocale.[14]
Musicista polistrumentista autodidatta, per i testi si affidò quasi sempre ai parolieri, con alcune eccezioni.[N 1][15][16] Ebbe il suo periodo di maggior successo collaborando con Mogol, che ne costruì l'immagine di interprete della vita e dei sentimenti comuni; questa, che ha segnato in Italia un'epoca musicale e di costume,[9] è rimasta la principale immagine dell'artista.[17] Già dalla prima metà degli anni settanta, Battisti, schivo nel rapporto con il pubblico e i media,[9] mise in pratica il ritiro dalle scene e dalla visibilità pubblica che divenne totale dall'inizio degli anni ottanta fino alla morte.[18] Dopo la parentesi della collaborazione con la moglie Velezia, si rivolse a Pasquale Panella, ritenendolo un paroliere più adatto alle sue esigenze di sperimentazione, dando così vita a una nuova stagione sonora che rese i suoi testi criptici fino al nonsenso.[19][20]
Nel corso della sua carriera compose anche per artisti[21] italiani e internazionali come Gene Pitney,[22] gli Hollies[23] e Paul Anka[24]. Nonostante un tentativo infruttuoso di lanciarsi sul mercato statunitense negli anni settanta,[25] la sua opera è in fase di riscoperta.[26][27]
^«C'è una bellissima contraddizione che avvolge la storia, la musica, la personalità di Lucio Battisti: essere, forse, l'artista musicale più celebre di sempre in Italia, quello più conosciuto, popolare, con canzoni che sono ancora parte integrante del tessuto connettivo della cultura italiana, ma al tempo stesso essere "sconosciuto", privo di una biografia pubblica, misterioso per chiunque abbia voglia di scoprire l'uomo oltre all'artista.» Ernesto Assante (Assante, 2023).
^«[...] Di lui resterà, soprattutto, una discografia straordinaria, che lo colloca di diritto nell'olimpo del Novecento musicale italiano.» Francesco Buffoli. Ondarock
^«Da un punto di vista di musica leggera, andare avanti non significa solo fare canzoni più belle. Chi fa dei grandi arrangiamenti oggi, per esempio, è Battisti.» Rino Gaetano a Ciao 2001, luglio 1976. Riportato in Rino Gaetano Live, Emanuele Di Marco, 2001, p. 72.
^Michele Neri, Annunziato Cangemi e Fabio Sanna, Lucio Battisti. Discografia mondiale. Tutte le canzoni, le produzioni, le collaborazioni, Roma, Coniglio Editore, 2010, ISBN8860630991.
^ Andrea Laffranchi, Ecco tutti gli inediti di Battisti, in Corriere della Sera, 30 agosto 2002, p. 40. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
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