Maitreya — sanscrito मैत्रेय, pāli Metteyya; cinese 彌勒T, MílèP o 彌勒佛T, MílèfóP; giapponese Miroku (弥勒?); coreano Mirŭk (미륵); thailandese Sriaraya (ศรีอรายะ); vietnamita Di-lặc; tibetano Byams-pa — sarà il prossimo Buddha, successore di Gautama Buddha, "Buddha del futuro", la cui rinascita è attesa dai buddhisti; è l'unico bodhisattva la cui venerazione è ammessa da tutte le scuole[1].
Il nome maschile sanscrito Maitreya (Metteyya in pāli), letteralmente "il Benevolente", deriva dal sostantivo femminile sanscrito maitrī (mettā in pāli) che significa "benevolenza", "buona volontà", collegato al sostantivo maschile sanscrito mitra (mitta in pāli) che significa "amico".
La profezia della venuta di Maitreya è presente nella letteratura canonica di tutte le tradizioni buddiste (Nikāya, Theravāda, Mahāyāna e Vajrayāna) anche se non vi è accordo tra le differenti tradizioni sulla storia della sua vita, né di come egli realizzerà il suo destino[2]; alcuni credenti ritengono che sarà l'ultimo Buddha a comparire sulla Terra: otterrà l'illuminazione completa, insegnerà il puro Dharma e sarà destinato ad essere "re del mondo" (cakravartin), unendo tutti i fedeli delle varie scuole.
Maitreya sarà dunque il Buddha della benevolenza e della compassione, un condottiero di uomini, un guerriero che governerà su esseri cosmici e mortali e, come Gautama Buddha, otterrà l'illuminazione completa, insegnerà il puro Dharma e i suoi discepoli saranno dieci volte più numerosi di quelli di Gautama Buddha.[1]
Secondo le tradizioni buddhiste sarebbe stato Gautama Buddha stesso a predire il nome del proprio successore, sostenendo di non essere il primo Buddha e di non essere nemmeno l'ultimo.