Marchese di Pescara | |
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Data di creazione | 1403 |
Creato da | Ladislao I di Napoli[1] |
Primo detentore | Cecco del Borgo |
Attuale detentore |
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Cronologia | 1442, 1928 (in Spagna), 1974 (in Italia) |
Trattamento d'onore | Sua Eccellenza Don |
Il marchesato di Pescara è stato un feudo del Regno di Napoli. Fu il primo marchesato creato nel regno:[2] inizialmente creato dal re Ladislao I di Napoli per il condottiero Cecco del Borgo,[3] venne in seguito ricreato nel 1442 dal re Alfonso V d'Aragona per Berardo Gaspare d'Aquino, nipote di Cecco del Borgo.[4] Alla morte del suo V titolare, Fernando Francesco d'Avalos, il marchesato passò a suo cugino Alfonso III d'Avalos d'Aquino marchese del Vasto, e il titolo fu tradizionalmente usato per i primogeniti del marchesato del Vasto. Dal 1806, anno in cui vennero introdotte nel Regno di Napoli le leggi eversive della feudalità, i detentori del titolo cessarono di controllare il relativo territorio, tuttavia il titolo nobiliare continuò a essere trasmesso regolarmente in Italia sino al 1861, e in seguito dal 1974 quando venne rinnovato da Umberto II di Savoia.
La trasmissione del titolo invece si considerò interrotta in Spagna, avendo i discendenti smesso di pagarne i diritti di successione alla corona dal XVII secolo. Venne in seguito restaurato dal Grandato di Spagna il 19 maggio 1928 per un parente collaterale, Joaquín Sanchiz y Quesada, V marchese di Casa Saltillo.[5]
Prende il nome dalla città di Pescara in Abruzzo.