Marco Pannella | |
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Marco Pannella nel marzo 2010 | |
Presidente del Partito Radicale | |
Durata mandato | 1967 – 1975 |
Predecessore | Gianfranco Spadaccia |
Successore | Adele Faccio |
Durata mandato | 1976 – 1981 |
Predecessore | Adele Faccio |
Successore | Enzo Tortora |
Durata mandato | 1986 – 1989 |
Predecessore | Enzo Tortora |
Successore | nessuno |
Segretario del Partito Radicale | |
Durata mandato | 1963 – 1967 |
Contitolare | Luca Boneschi e Vittorio Luppi |
Predecessore | Bruno Villabruna |
Successore | Gianfranco Spadaccia |
Durata mandato | 1981 – 1983 |
Predecessore | Francesco Rutelli |
Successore | Roberto Cicciomessere |
Presidente della XIII Circoscrizione di Roma (Ostia-Acilia-Casal Palocco) | |
Durata mandato | 1992 – 1993 |
Predecessore | Gioacchino Assogna |
Successore | Angelo Bonelli |
Presidente del Senato del Partito Radicale Transnazionale | |
Durata mandato | 1989 – 1993 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Olivier Dupuis |
Durata mandato | 2005 – 2016 |
Predecessore | Olivier Dupuis (1993-1995) |
Successore | nessuno |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 luglio 1976 – 17 gennaio 1979 |
Durata mandato | 20 giugno 1979 – 18 novembre 1980 |
Durata mandato | 12 luglio 1983 – 3 dicembre 1986 |
Durata mandato | 2 luglio 1987 – 25 ottobre 1989 |
Durata mandato | 23 aprile 1992 – 14 aprile 1994 |
Legislatura | VII, VIII, IX, X, XI |
Gruppo parlamentare | Radicale |
Circoscrizione | VII, XI: Torino VIII: Napoli IX: Milano X: Palermo |
Sito istituzionale | |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 17 luglio 1979 – 28 marzo 1996 |
Durata mandato | 20 luglio 1999 – 13 luglio 2009 |
Legislatura | I, II, III, IV, V, VI |
Gruppo parlamentare | I: Gruppo di coordinamento tecnico e di difesa dei gruppi e dei deputati indipendenti II, III: Non Iscritti IV: Alleanza Radicale Europea V: GTI (1999-2001) Non Iscritti (2001-2004) VI: ALDE |
Coalizione | ALDE-PDE |
Circoscrizione | Italia nord-occidentale |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Liberale Italiano (1945-1955) Partito Radicale (1955-2016) Partito Socialista Italiano (1987-1992) Lista Pannella (1992-1999) Lista Bonino (1999-2004) Radicali Italiani (2001-2005, 2007-2016) Lista Bonino Pannella (2009-2012) Lista Amnistia Giustizia Libertà (2013) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" |
Professione | Politico, avvocato |
Firma |
«Ma di morale non m'occupo, se non per difendere la concreta moralità di ciascuno, o il suo diritto ad affermarsi finché non si traduca in violenza contro altri e quanto alla natura penso che compito della persona, dell'umano, sia non tanto quello di contemplarla o di descriverla quanto di trasformarla secondo le proprie speranze.»
Giacinto Pannella, detto Marco (Teramo, 2 maggio 1930 – Roma, 19 maggio 2016), è stato un politico, attivista e giornalista italiano, che soleva definirsi «radicale, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento e gandhiano».[2][3][4][5][6]
L'ampiezza dello spettro politico ed ideologico al quale negli anni ha fatto riferimento ha portato i suoi estimatori a vedere in lui un uomo che cercava di porsi di là dalle ideologie, mentre i suoi oppositori leggono nel suo operato una certa dose di ambiguità, accusandolo spesso di incoerenza e inaffidabilità. Ben noto anche per essere alquanto prolisso,[7] è spesso stato travisato, anche perché le sue dichiarazioni erano difficilmente sintetizzabili in schemi comunicativi giornalistici contemporanei;[8] esprimeva preferibilmente i suoi pensieri nelle lunghe conversazioni settimanali in onda sulle frequenze di Radio Radicale, generalmente condotte in studio dall'ex direttore Massimo Bordin e occasionalmente da Valter Vecellio.[9]
È considerato uno dei protagonisti delle battaglie civili italiane tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta, nonché di quella fase delicata che segnò la transizione tra la Prima e la Seconda Repubblica.[10] La sua azione politica lo ha portato a essere noto, come leader politico italiano, per aver fatto costantemente ricorso a metodi tipici della lotta politica nonviolenta (come scioperi della fame, disobbedienze civili, sit-in, ecc.) resi popolari dal Mahatma Gandhi (con la denominazione Satyagraha) e dal reverendo Martin Luther King.[11] In quest'ottica ha praticato decine di scioperi della sete e della fame, con l'intenzione di affermare la legalità o, secondo le sue parole, il "diritto alla vita e la vita del diritto".[12]
Oltre alle cariche di deputato ed europarlamentare è stato presidente della XIII circoscrizione del comune di Roma (Ostia), consigliere comunale a Trieste, Catania, Napoli, Teramo, Roma e L'Aquila, consigliere provinciale di Teramo,[13] consigliere regionale del Lazio e dell'Abruzzo[14] e segretario del Partito Radicale; è stato Presidente del Senato del Partito Radicale Transnazionale e della Lista Marco Pannella, lista elettorale legata ai Radicali Italiani, ed editore dell'organo d'informazione della Lista, Radio Radicale, fondata nel 1976 dallo stesso Pannella e da altri e che svolge anche un servizio pubblico. Pannella ha anche fondato alcune storiche testate giornalistiche che non hanno mancato occasione di esprimersi in modo contrario al suo operato[15] e fu direttore responsabile (pur non appartenendo al movimento) del quotidiano Lotta Continua per un breve periodo.
Pannella ha altresì operato attivamente nella vita politica italiana attraverso l'intensa applicazione dello strumento referendario, promuovendo, nel corso di ben tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie.[16]
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