Massacro dei Latini strage | |
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Data | maggio 1182 |
Stato | Impero bizantino |
Coordinate | 41°00′45″N 28°58′48″E |
Obiettivo | popolazione cattolica di Costantinopoli |
Conseguenze | |
Morti | 60.000 |
Dispersi | 4.000 |
Il massacro dei Latini fu un massacro su larga scala dei cittadini cattolici (o Latini) di Costantinopoli, la capitale dell'Impero bizantino, compiuto dalla popolazione cristiana ortodossa della città nel maggio 1182.[1][2]
A quell'epoca i cattolici dominavano i traffici marittimi e il settore finanziario di Costantinopoli.[1] Anche se non sono disponibili dati precisi, il grosso della popolazione latina, stimata in circa 60000 persone,[1] fu ucciso o costretto a fuggire. La comunità genovese e quella pisana furono le più colpite, mentre circa 4000 superstiti furono venduti ai Turchi Selgiuchidi come schiavi.[3][4]
Il massacro peggiorò ulteriormente i rapporti tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa[5] e fu seguito da una serie di ostilità tra le due parti.