Mida | |
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Dramma in due atti | |
La prima edizione del 1922 | |
Autori | |
Titolo originale | Midas |
Lingua originale | |
Genere | Dramma in versi; letteratura per ragazzi |
Fonti letterarie | Le Metamorfosi di Ovidio |
Composto nel | 1820 |
Pubblicato nel | 1922 |
Personaggi | |
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Mida (Midas) è un dramma in versi scritto da Mary e Percy Bysshe Shelley nel 1820, durante la loro permanenza in Italia. Mary scrisse la gran parte dell'opera, avendo composto il testo in blank verse della pièce, mentre il marito contribuì con due poesie. Rifiutato da diversi periodici e riviste di letteratura per ragazzi durante gli anni 1830, Mida è stato dato alle stampe per la prima volta nel 1922. È ancora oggetto di dibattito se l'opera sia stata scritta per la sola lettura o per la rappresentazione sulle scene. Il dramma combina la storia della contesa musicale tra Apollo e Pan con quella di Mida, il leggendario sovrano frigio che trasformava qualunque cosa toccasse in oro.
L'opera è particolarmente interessata a trattare tematiche di genere, offrendo così un commento ai concetti di mascolinità e femminilità diffusi all'inizio del XIX secolo. Come altre rivisitazioni Romantiche della mitologia greca, anche Mida usa una fonte tradizionale per esplorare criticamente la centralità dell'uomo nella gestione del potere, offrendo anche una satira all'eccessiva brama di denaro. L'interessa per la separazione tra tematiche maschili e femminili si rispecchia anche nello stile dell'opera: la poesia lirica (ossia il contributo di Percy Shelley all'opera) era un genere a cui si dedicavano prevalentemente i poeti maschi, mentre le donne si occupavano della vita quotidiana anche in letteratura. Sin dalla pubblicazione del dramma nel 1922 furono le due poesie di Shelley ad attrarre gran parte dell'interesso dei critici sull'opera, una corrente che si è pero invertita a partire dagli anni novanta, quando lo studio delle opere di Mary Shelley ha cominciato a trattare in modo più rigoroso altre opere dell'autrice al di là di Frankenstein.